Sarà il fascino del lettino in pelle scura o l’effetto di una società in preda al panico da crisi. Fatto sta che la professione dello psicologo è la più gettonata. Almeno in Lombardia. I corsi di laurea in psicologia infatti attirano sempre più giovani e gli psicologi iscritti all’Ordine della regione lombarda aumentano al ritmo del 10% l’anno. Dal 1998 al 2008 sono passati da 4.661 a 11.613: un’impennata del 150%. Se un esperto su tre è dedito alla libera professione, i restanti due terzi intercettano bisogni non solo individuali, ma collettivi. Anche in organizzazioni e imprese, pubbliche o private.
Di queste nuove prospettive si parla a Milano al convegno-laboratorio “Nuove proposte per il lavoro degli psicologi nelle organizzazioni”, ospitato oggi in università Cattolica e domani in ateneo Bicocca. A indagare sui numeri e le prospettive degli psicologi lombardi attivi in enti e aziende è un’indagine condotta da Gfk Eurisko, presentata questa mattina.
Si parte da un’istantanea a livello macro: degli oltre 64 mila psicologi italiani, quasi 12 mila operano in Lombardia e metà di questi tra Milano e provincia. Gli iscritti all’Ordine regionale sono per l’80% donne, con punte del 91% fra gli under 29, e in gran parte giovani: il 67% ha meno di 45 anni.
“In questo contesto abbiamo condotto la nostra ricerca su un campione rappresentativo delle aziende lombarde con almeno 20 addetti”, spiega A. Claudio Bosio, vice presidente di Gfk Eurisko e docente di Psicologia dei consumi e del marketing in Cattolica. In particolare, emerge che “circa 4 mila aziende (il 14%) hanno impiegato psicologi nell’ultimo anno, e che circa mille (4%) hanno chiesto loro prestazioni mirate al funzionamento organizzativo”. Una “realtà consistente” destinata a crescere in futuro: “Altre 2mila imprese si sono dette pronte a ricorrere allo psicologo – spiega il docente – ciò significa che il potenziale di mercato è pari a circa 50% del mercato attuale”.
Fra le tante possibilità di collocamento che sono state individuate nella ricerca, figurano le aziende medio-grandi, in ambito privato, in settori come marketing, pubblicità o comunicazione.
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