Maturità, il rebus del voto finale: serve o no per accedere all’università e ai concorsi pubblici?

Quanto è importante prendere un voto alto all’esame di maturità? Con la riforma del test di accesso alla facoltà di Medicina il suo “peso” sembra essere diminuito, anche contando il fatto che è dal 2015 che non conta più nemmeno per poter partecipare ai concorsi pubblici. Occhio però a non sottovalutarlo troppo, soprattutto se siete alla ricerca di una borsa di studio.

Oggi si tende a svalutare l’importanza della Maturità per quanto riguarda l’accesso all’università o al mondo del lavoro. E quest’anno con il cambio di ingresso a Medicina e ad altri corsi universitari a numero chiuso, e con l’avvento dei Tolc, infatti, molti esami d’accesso a numero chiuso degli atenei si svolgono fino a uno o due anni prima. Inoltre, diversamente da quanto si crede, il voto di maturità non influisce sulle procedure di ammissione all’università.

Cosa succede negli atenei

E allora il voto dell’Esame di Stato conta? Si, conta. Perché? Alcuni atenei privati, le università estere, tengono seriamente in conto il voto che racchiude il vostro percorso scolastico delle superiori e favoriscono i candidati che hanno un punteggio alto. All’estero soprattutto. Nelle facoltà ad accesso diretto spesso possono essere richieste delle verifiche di competenze se non avete superato una certa soglia di votazione alla Maturità. E questo potrà comportarvi ore di studio durante i mesi estivi. Le cose possono variare da ateneo ad ateneo, per questo è fondamentale consultare sempre la guida per lo studente dell’università a cui avete scelto di iscrivervi (qui il link per scaricare gratuitamente le nostre mini Guide).  Informarsi è la prima regola della matricola nel suo ingresso alla fase successiva degli studi.

Lo sbarramento che non c’è più

E per i concorsi pubblici? Non c’è da preoccuparsi. Con la legge delega n.124/2015 è stata abolita la possibilità di inserire all’interno dei bandi di concorso uno sbarramento per voto. Questo significa che nei concorsi pubblici il voto non può essere considerato una discriminante come in passato. Tuttavia, alcune amministrazioni pubbliche, quando le domande che arrivano sono molte, effettuano una prima scrematura attribuendo un punteggio diverso per ogni fascia di voto. Andrà da sé che chi ha un voto più alto otterrà un punteggio di più alto, anche in assenza di soglie di sbarramento.

Le borse di studio

Ciò che più di tutti potrà interessarvi in merito all’ottenimento di un buon voto alla Maturità riguarda le borse di studio. Sia per quanto riguarda l’accesso ai servizi che al tanto discusso tema di ricevere un alloggio in uno studentato. In Italia gli enti per il diritto allo studio sono in capo alle Regioni dove risiedono le università, ma i finanziamenti sono forniti ad esse dallo Stato centrale e si basano soprattutto sull’Isee, quindi sull’insieme di redditi e patrimonio di una famiglia o persona fisica. Ma, anche qui, spesso le università forniscono delle agevolazioni per i meritevoli.

Merito da premiare

Moltissimi atenei, infatti, prevedono esoneri parziali o totali per quegli studenti che entrano con voti alti all’Esame di Stato e poi riescono a mantenere un buon rendimento medio durante gli anni universitari.  Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha anche sul proprio sito web una pagina per valorizzare le eccellenze con agevolazioni speciali e anche un albo riservato a chi prende alla Maturità 100 e lode.

Un aiuto nella scelta

Fermo restando, quindi, che il valore di una persona si dimostra sul campo e che un voto è spesso un giudizio soggettivo di una persona, fare un buon esame di Maturità vi aprirà sempre molte porte così da essere voi a scegliere quale soglia varcare. La nostra Guida (che potete scaricare qui) vi aiuterà in questa scelta.

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