Sono arrivate le offerte per le navi da crociera e le navi passeggero per ospitare 10mila atleti in quello che sarà il villaggio olimpico delle Universiadi. Dopo il primo bando di gara andato deserto a luglio, il gruppo Aponte ha presentato la manifestazione di interesse per entrambi gli appalti con Msc e con le Grandi navi veloci. Ora bisognerà verificare se le offerte sono congrue con i capitolati d’appalto che sono particolarmente complessi.
I grandi armatori stranieri non hanno partecipato alla gara per Napoli 2019, spiegando all’Aru, l’Agenzia regionale per le Universiadi, il motivo della loro scelta. In Italia, infatti, è obbligatorio inserire una clausola di salvaguardia con un deposito cauzionale di 450mila euro. Che le aziende nazionali superano con un’assicurazione a cifre abbordabili. Da Cina, Australia, Canada, invece, gli armatori hanno fatto presente che nei loro Paesi non è possibile ricorrere ad una assicurazione e non è economicamente sostenibile bloccare quasi mezzo milione di euro per partecipare ad una gara d’appalto.
Uno dei problemi che potrebbero essere superati una volta che si sarà insediato il commissario e che la manifestazione sportiva, per legge, diventa di interesse nazionale. Così è un risultato l’arrivo dell’offerta del gruppo Msc. A luglio la prima gara, da 26 milioni per tre navi da crociera per ospitare 15mila atleti e accompagnatori andò deserta. Nella seconda il bando è stato rimodulato dopo un’indagine di mercato e la consultazione degli stessi armatori.
Il numero dei posti letto richiesto è stato ridotto a 6.400 per due navi da crociera, con un costo di 23 milioni, e 3.600 per le navi passeggeri, con un costo di 3,5 milioni. Gli altri 5mila universitari saranno suddivisi tra il campus di Fisciano e a Caserta. L’appalto è particolarmente complesso perché ha una serie di indicazioni vincolanti sulle caratteristiche delle navi da impegnare con un dettagliatissimo elenco per quanto riguarda i cibi che devono essere messi a disposizione per la ristorazione. Dopo l’apertura delle buste, ora bisogna verificare se c’è la congruità economica.
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