Dopo il libro digitale anche l’archivio va verso la smaterializzazione. Ecco allora un corso per apprendere i trucchi di un mestiere che sta per trasformarsi. Esperienza pilota in Italia, il primo master italiano in Informatica del testo si rivolge ai futuri archivisti e bibliotecari, in grado di operare con strumenti informatici su materiale documentario, librario e testuale antico e moderno e di formulare e gestire progetti di digitalizzazione in archivi, biblioteche, case editrici.
Nato per arricchire il settore dei Beni Documentari, degli Archivi, della Filologia, dell’Editoria, il corso offre competenze sia informatiche che archivistico-editoriali e costituisce uno strumento innovativo suscettibile di molteplici impieghi e applicazioni.
Inaugurato alla fine di marzo, il primo master italiano in Informatica del testo è organizzato dalle facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e di Ingegneria dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Ecole Nationale des Chartes di Parigi e il Centre for Computing in the Humanities del King’s College di Londra con il contributo di Fondazione Montepaschi.
I destinatari del master sono esperti di applicazione dell’informatica nelle biblioteche, negli archivi, nei centri di ricerca, nelle case editrici, nelle università, negli studi di creazione di cd-rom e di strumentazioni per le esposizioni d’arte, negli enti pubblici, liberi professionisti di informatica umanistica. Il corso è utilizzabile anche come aggiornamento professionale per operatori delle case editrici e per archivisti e bibliotecari.
Ulteriori informazioni al link http://www.infotext.unisi.it/
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