I giovani protagonisti delle celebrazioni ovidiane. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sta selezionando infatti 50 studiosi di età inferiore a 25 anni, provenienti dalle Scuole secondarie di secondo grado, dalle Università e dalle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica italiane, che costituiranno il “Comitato dei cinquanta ovidiani” e metteranno a disposizione la propria conoscenza approfondita di Publio Ovidio Nasone per l’organizzazione di iniziative e attività, in Italia e all’estero, in occasione dei duemila anni dalla sua morte, come previsto dalla legge 29 dicembre 2017, n. 226. Il bando è disponibile sul sito del MIUR.
I candidati avranno tempo fino alla mezzanotte del 18 luglio 2019 per presentare la propria domanda di partecipazione. La selezione avverrà per titoli.
Il “Comitato dei cinquanta ovidiani” opererà a stretto contatto con il “Comitato promotore” delle celebrazioni ed eleggerà al proprio interno tre rappresentanti che parteciperanno, senza diritto di voto, ai lavori di quest’ultimo. Ai cinquanta giovani potranno essere concessi buoni studio per particolari iniziative di approfondimento degli studi sulla vita e sull’opera di Ovidio.
Dieci dei posti disponibili sono messi a bando per studenti delle scuole secondarie di secondo grado o giovani diplomati che non abbiano ancora compiuto, al momento della presentazione della domanda, il venticinquesimo anno di età e che abbiano vinto il Certamen Ovidianum o un’altra competizione in lingua latina dedicata al poeta o partecipato a progetti nazionali o di reti di scuole su base regionale, interregionale e nazionale, dedicati alla promozione, alla ricerca, alla tutela e alla diffusione della conoscenza della vita, dell’opera e dei luoghi legati ad Ovidio.
I restanti 40 posti sono destinati a giovani che abbiano conseguito un diploma di laurea o un diploma accademico o, ancora, un titolo di studio estero equipollente, discutendo una tesi di argomento ovidiano in ambito letterario e/o artistico; che abbiano svolto o stiano svolgendo da almeno un anno un progetto di ricerca sul poeta; che abbiano scritto e pubblicato monografie, saggi, articoli o realizzato lavori artistici, anche in formato multimediale, dedicati alla vita, all’opera e ai luoghi legati alla figura di Ovidio.
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