Si è concluso davanti il rettorato della Sapienza il corteo degli studenti promosso dall’organizzazione Cambiare Rotta tra le vie dell’ateneo romano per dire “no ai tagli delle facoltà, no alla riforma Bernini, servono 10 miliardi per il diritto allo studio”. La protesta si è svolta nella giornata nazionale dell’Università indetta dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci).
Tra gli slogan degli studenti di Cambiare Rotta alcuni sono stati contro l’Unione europea e il no al riarmo. Gli studenti hanno sfilato davanti le facoltà di Lettere, Fisica, Scienze statistiche, Scienze Politiche, Giurisprudenza. “No ai tagli a scienze, 46 insegnanti a rischio”, hanno scritto su uno striscione esposto nell’edificio Enrico Fermi di Fisica. “Fuori la guerra da scienze politiche, no al riarmo ue, no accordo con Israele”, erano le scritte davanti la facoltà di scienze politiche. Davanti al rettorato l’annuncio e “l’allarme rosso” della piazza del 4 aprile “per gli studenti e i lavoratori”.
“Siamo qui per svelare le bugie che racconta la ministra Bernini e svelare i tagli che sta facendo la rettrice Polimeni ai corsi di studio, anche a fronte del taglio la fondo ordinario. Decine i tagli di corsi e docenti a lettere, 49 alle facoltà scientifiche. Servono minimo 10 miliardi per garantire il diritto allo studio effettivo. Medicina? Noi crediamo che l’abolizione sarà l’ennesima bufala della ministra, si sposta semplicemente la selezione di sei mesi. La verità è che servono finanziamenti e servono velocemente anche per la sanità pubblica. Il 4 aprile scenderemo in piazza contro i tagli al mondo dell’istruzione e della ricerca”. Così Elettra, studentessa dell’organizzazione Cambiare Rotta.
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