Diplomifici, il ministro Valditara replica alle critiche: “Norme non retroattive”

Più potere ai collegi ispettivi del Ministero

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha replicato, su X, alle critiche sollevate da un articolo su La Repubblica riguardo ai cosiddetti “diplomifici”, ovvero istituti scolastici privati che applicano pratiche discutibili per l’ammissione agli esami di maturità.

Nell’articolo si lamentava che anche quest’anno i diplomifici avrebbero potuto “fare il bello e il cattivo tempo”, ammettendo studenti che hanno frequentato poco o nulla, ma che risultano in regola con la documentazione cartacea, spesso dietro pagamento di somme considerevoli.

I provvedimenti presi

Il ministro Valditara ha però precisato che il provvedimento sui diplomifici, già approvato dal Governo e contenuto nel ddl sulle semplificazioni previste dal PNRR, “diventerà necessariamente legge – per accordi con la Commissione europea – prima del 31 dicembre”. Questo significa che le nuove regole entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico 2024/2025.

Valditara ha sottolineato che, non potendo essere retroattiva, la legge non avrebbe comunque potuto applicarsi agli esami di quest’anno: “In ogni caso, non potendo essere la legge retroattiva, le nuove regole non si sarebbero di certo potute applicare a chi fa gli esami nei prossimi giorni”. Il ministro ha quindi ribadito che ci sarà un intervento normativo per contrastare le pratiche scorrette dei diplomifici, ma che questo non potrà avvenire prima dell’entrata in vigore della nuova legge, prevista per il prossimo anno scolastico.

Il paino del Mim

Il piano straordinario di vigilanza prevede l’intensificazione dei controlli da parte dei collegi ispettivi. Questi ultimi stanno accertando, in particolare presso alcune realtà della Campania, del Lazio e della Sicilia, il possesso dei requisiti di legge per il riconoscimento e il mantenimento dello stato di scuola paritaria, verificando tra l’altro che gli studenti frequentino con regolarità le attività didattiche, che siano rispettate le procedure amministrative e contabili, che vengano attivati i percorsi di istruzione previsti dall’ordinamento scolastico e che siano stati sottoscritti regolari contratti di lavoro per docenti e personale ATA.

Si prevede, inoltre, che l’Ufficio Scolastico Regionale competente possa autorizzare una scuola paritaria ad attivare solo una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante nella medesima scuola. La richiesta di autorizzazione dovrà pervenire entro il 31 luglio precedente all’inizio dell’anno scolastico di riferimento. Lo studente può sostenere, nello stesso anno scolastico, presso una scuola del sistema nazionale di istruzione, gli esami di idoneità al massimo per i due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto di scrutinio finale. Si precisa inoltre l’obbligo per tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, comprese le scuole paritarie, di adottare gli strumenti della pagella elettronica, del registro online e del protocollo informatico.

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