Hanno votato in massa confermando la richiesta di un’esigenza che per tanti anni era stata ignorata e che invece ha portato alle urne più di 17mila studenti che altrimenti le avrebbero disertate anche stavolta. L’80,84% degli studenti fuori sede ha votato alle elezioni europee di sabato e domenica scorsa (17.542 su 21.650 avanti diritto). In pratica 8 fuori sede su 10 si sono recati nelle 91 sezioni speciali nei capoluoghi di provincia allestiti per la prima volta quest’anno dopo tante richieste da parte degli studenti.
Un voto che ha premiato, per quanto riguarda i partiti politici, l‘Alleanza Verdi e Sinistra che ha portato a casa un incredibile 40,35% contribuendo così all’ottimo risultato nazionale. Secondo partito più votato il Pd che raggiunge il 25,47% seguito da Azione (10,21) e MoVimento 5 Stelle (7,84%) che stacca di poco gli Stati Uniti d’Europa di Renzi e Bonini (7,64).
Le forze di governo, tra gli studenti fuori sede, si fermano al 3,37% di Fratelli d’Italia mentre Forza Italia non va oltre il 2,33% mentre la Lega di Salvini incassa una percentuale da prefisso telefonico (0,53%) superato anche dal partito di Santoro (1,73%).
Tra i capoluogo di regione dove l’affluenza è stata maggiore ci sono Milano, Genova, Napoli, Torino, Trento, Trieste e Venezia con percentuali tutte sopra l’80%. Singolare il dato di Potenza e Aosta dove nelle 6 sezioni allestite per il voto degli studenti fuori sede degli aventi diritto non si è presentato nessuno.
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