Concorso Pnrr 1, i docenti: “Senza la proroga della graduatoria rischiamo di perdere il lavoro”

Docenti che hanno iniziato corsi all’università per i crediti hanno visto la data di esame fissata dopo la scadenza per accedere alle Gps del 30 giugno

Nessuna proroga del termine del 30 giugno per l’iscrizione alle graduatorie provinciali di supplenza (Gps) per i docenti che hanno superato, ma non vinto, il concorso Pnrr1 e puntano a completare la formazione abilitante per garantirsi almeno la prima fascia nelle Gps per lavorare. “Quelli hanno superato il concorso ma non rientrano nei posti a disposizione, faranno il corso ma poi perderanno il lavoro perché non possono nemmeno accedere alle Gps. Verranno superati da chi ha concluso i corsi abilitanti con università online”, dicono alcuni docenti che vogliono rimanere anonimi a Corriereuniv.

La questione del concorso Pnrr

Sono considerati vincitori di concorso Pnrr1 solo coloro che hanno preso almeno un punteggio di sufficienza ma sono nell’ambito del numero dei posti messi a concorso. Chi ha superato il punteggio minimo ma non rientra nel novero dei posti non si può considerare tecnicamente un vincitore. In quest’ultimo caso l’abilitazione servirebbe solo ad avere una sorta di “corsia privilegiata” per accedere agli elenchi di prima fascia delle Gps.

Il ministero dell’Istruzione e del Merito è intervenuto con una nota della capo dipartimento Carmela Palumbo: “Coloro che sono iscritti ai corsi abilitanti e al Tfa sostegno, come tutti gli anni, per potersi inserire negli elenchi aggiuntivi di prima fascia delle Gps per posto comune e posto di sostegno devono, rispettivamente, acquisire l’abilitazione o la specializzazione entro il 30 giugno. Tale termine è disciplinato dal Decreto ministeriale 26 del 2025 in applicazione della Ordinanza ministeriale 88 del 2024 e il suo rispetto è essenziale per procedere alle operazioni di immissione in ruolo e di avvio dell’anno scolastico”.

Diversa la situazione di coloro che hanno vinto il concorso Pnrr1 e devono completare la formazione abilitante per consolidare la propria posizione di ruolo dal primo settembre. “Per questi casi è stato concordato – spiega Palumbo – con il Mur il termine del 18 luglio al fine di acquisire i crediti universitari necessari ( 30 o 36 CFU/ CFA a seconda dei casi). Al riguardo è in atto un confronto con il Mur per consentire la proroga di questo termine e venire incontro alle richieste delle università”.

La questione dei crediti

A detta degli uffici di viale Trastevere chi ha vinto un concorso non ha bisogno di inserirsi nelle Gps ma basta che completi la formazione entro il 31 agosto per essere confermato di ruolo il primo settembre. Il problema resta per gli altri e non è risolto. Secondo il ministero per entrare negli elenchi aggiuntivi delle Gps serve il percorso ordinario da 60 CFU/CFa e non ha alcuna utilità quello di completamento di trenta o sessanta che serve solo a chi ha superato il concorso e deve avere contratto a tempo indeterminato dal primo settembre. “Il termine del 30 giugno – precisa Palumbo – per l’inserimento con i 60 CFU in Gps non può essere spostato perché è legato alle nomine di ruolo e di supplenza per l’avvio dell’anno scolastico. Peraltro è un termine ben noto e confermato tutti gli anni”.

La questione nei giorni scorsi era stata sollevata da maestri e i professori precari che stanno facendo il corso alla “Carlo Bo” di Urbino. Avevano scritto al rettore Giorgio Calcagnini segnalando che la prima data utile per l’esame finale fissata a metà luglio preclude la possibilità di inserimento nelle Gps di prima fascia. Gli insegnanti, al momento dell’iscrizione, avevano avuto rassicurazioni in merito ma oggi non è più possibile. Non solo. “A questo punto – reclamano i docenti – non sappiamo più qual è la verità. A noi l’Università di Urbino ha detto che bastava il corso da 36 Cfu per accedere alla prima fascia Gps mentre il ministero smentisce questa tesi”.

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