La tragedia di Andrea Prospero, il giovane studente trovato morto a Perugia, riporta al centro del dibattito l’importanza di un supporto emotivo concreto per gli adolescenti. Secondo Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche che ha parlato ad Adnkronos, il problema non è solo l’abisso del web, ma una solitudine profonda che porta i ragazzi a cercare conforto nei posti sbagliati.
Disagio giovanile e pericoli online: come prevenire nuove tragedie
Oggi è stato arrestato un giovane per istigazione o aiuto al suicidio, accusato di aver seguito Andrea in chat, assicurandosi che assumesse farmaci come benzodiazepine e ossicodone. Un caso che evidenzia quanto sia fondamentale intervenire prima che il disagio diventi una trappola senza via di fuga.
L’importanza dell’educazione emotiva nelle scuole
Lavenia sottolinea la necessità di integrare l’educazione emotiva nei percorsi scolastici, insegnando ai ragazzi a gestire le emozioni e a chiedere aiuto senza paura. Il malessere non deve diventare insopportabile: la fragilità è parte della vita e si può affrontare con il giusto sostegno.
Famiglie e insegnanti: un ruolo chiave nella prevenzione
Non solo gli adolescenti, ma anche gli adulti devono essere formati per comprendere il mondo emotivo dei ragazzi e riconoscere i segnali di allarme. Genitori, insegnanti ed educatori devono avere strumenti per intervenire e offrire aiuto tempestivo.
Spazi di ascolto e supporto psicologico: una soluzione concreta
È necessario creare spazi di ascolto reali nelle scuole e online, con psicologi e professionisti pronti a intervenire senza lunghe attese. I ragazzi devono sapere che non sono soli e che possono trovare alternative al silenzio e alla disperazione.
Andrea non ha avuto una seconda possibilità, ma è possibile evitare che altri ragazzi vivano la stessa sorte. Il focus non deve essere sulla ricerca dei colpevoli, ma sulla costruzione di un sistema di supporto efficace, basato su prevenzione, ascolto e intervento tempestivo.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv
Seguici su Facebook e Instagram