“Mando gentilmente a quel paese tutti i siciliani calabresi pugliesi sardi che ogni anno riempiono le graduatorie e rubano alla regione Veneto con il loro status da fuori sede più di 5.000 euro l’anno”.
Comincia così un messaggio anonimo pubblicato sulla pagina Facebook degli universitari dell’Ateneo di Padova. Il testo, come c’era da aspettarsi, ha suscitato parecchio scalpore tra gli stessi studenti, che hanno risposto per le rime.
Il messaggio continuava su questa falsa riga: ” E’ giusto che chi venga in Veneto a studiare se la paghi l’università con i soldi della propria regione; è assurdo che venga gente dalla Sicilia che non paga la tasse in Veneto debba ricevere la borsa di studio dalla Regione Veneto escludendo nella maggior parte dei casi con il loro importo stratosferico di 5.000 euro molti studenti veneti. Cari siciliani la borsa di studio fatevela dare da quel mafioso di Crocetta e non rompete a noi che siamo residenti in Veneto. Grazie per l’attenzione”.
Le polemiche sono state fin da subito molto accese. Ma tra le tante risposte, date anche dagli stessi studenti meridionali, ce n’è stata una davvero particolare. E’ intervenuto nel dibattito lo stesso amministratore della pagina ufficiale degli studenti dell’Università di Padova. Ecco a voi quanto scritto.
“Proviamo a rispondere con qualche numero ad un post pubblicato questa mattina su Insulted Unipd – Università di Padova, chiarendo un po’ di questioni sul tema borse di studio!
a) Quasi il 50% delle borse di studio degli studenti dell’UniPD viene pagato con le tasse degli studenti della stessa UniPD. Di tutti gli studenti, anche di chi viene dalle regioni citate nel post;
b) Un’altra parte di borse di studio viene pagata dallo Stato, nonostante in questi anni siano stati ingenti i tagli ai finanziamenti del capitolo per il Diritto allo Studio;
c) La Regione Veneto è tra le regioni in Italia che finanzia meno il Diritto allo Studio. Su un fabbisogno di circa 33 milioni di euro solo l’anno scorso ha tirato fuori dei soldi, e parliamo di 4-5milioni di euro (in barba, in ogni caso, agli obblighi di legge);
d) Un dato è che circa il 70% degli idonei beneficiari di borsa di studio in Veneto è proprio veneto;
e) Se sei idoneo alla borsa di studio non la rubi a qualcun altro, perché l’idoneità ce l’hai indipendentemente dalla graduatoria. Altro discorso è legato ai parametri con i quali vengono stilate le graduatorie, che non hanno nulla a che vedere con quanti “terroni” la richiedono. Se non ti piacciono i parametri, che però sono nazionali, siamo pronti a farti una proposta per modificarli e migliorarli per tutti.
f) Potremmo anche aggiungere che gli studenti fuorisede danno un importante contributo all’economia cittadina e regionale.
“Non ho mai fatto richiesta per la borsa di studio, ma mi pare al quanto fuori luogo questo post – scrive invece Laura. Hai mai pensato a quanti studenti veneti studiano fuori dal Veneto? e ricevono tutto tranne che la borsa di studio regionale della regione Veneto”. “Posso dirti che sono siciliana e pago 2.400 euro di tasse annue, a cui devi sommare circa 3500 di affitto annui, di cui una parte va in tasse alla Regione Veneto, più tutte le spese che comporta il vivere fuori sede” – scrive, stizzita, Asia. Insomma, la questione non è ancora chiusa: ma è una polemica, questa, del tutto immaginaria.
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