E alla fine l’intoppo c’è stato anche quest’anno. Una domanda dei test di ingresso al corso di Odontoiatria e Protesi dentaria è stata annullata dal Ministero poiché “in una delle domande formulate mancava tra le opzioni di risposta quella corretta”. Così spiega una nota di Viale Trastevere inviata nel pomeriggio di ieri, che per questo ha disposto “di procedere all’attribuzione del punteggio su 79 quesiti anzichè sugli 80 previsti nel test di ammissione”.
È bastata la rapida ammissione di colpa per scatenare la dura reazione dell’Unione degli Universitari, che da anni sostiene la necessità di annullare i test di ingresso all’università. “Sembra quasi paradossale che dopo tutti gli scandali dello scorso anno si incappi nel medesimo problema – accusano in un comunicato di risposta alla nota ministeriale – eppure è proprio così. Oltre ad avere l’ennesima conferma di come questo meccanismo di test debba assolutamente essere bandito perché per il secondo anno di fila la sorte di migliaia di studenti viene decisa da uno strumento impreciso ed approssimativo. Ci chiediamo – continuano – a che cosa sia servito cambiare totalmente la commissione che predispone i test d’ammissione, a che cosa sia servito dispiegare così tante forze dell’ordine per poi arrivare ancora una volta ad avere una valutazione ingiusta dei candidati”. L’Udu sta in questo momento valutando l’opportunità di intraprendere delle azioni legali in difesa degli studenti lesi.
Ma il ministro sembra intenzionato a cambiare davvero un sistema che spesso gli stessi docenti hanno definito inadeguato seppur l’unico disponibile. Insomma il “meno peggio” per molti. La Gelmini infatti fa sapere che entro il 30 novembre una commissione costituita ad hoc presenterà le sue proposte “per cambiare completamente questo sistema di selezione”.
“È necessario riformare le procedure di accesso alle facoltà a numero chiuso – ha dichiarato il ministro – e l’episodio che si è verificato durante le prove di ammissione al corso di laurea specialistica in Odontoiatria e Protesi dentaria ha rafforzato questa mia intenzione. Dobbiamo intervenire al più presto – ha aggiunto – per stabilire nuovi criteri di accesso alle facoltà a numero chiuso e una diversa formulazione dei test di ammissione per garantire un’adeguata selezione degli studenti migliori nelle nostre università. Per questo motivo ho costituito, già a fine agosto, un tavolo di lavoro che ha il compito di presentare entro il 30 novembre 2008 delle proposte per cambiare completamente questo sistema di selezione”.
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