Stefania Giannini e il numero chiuso: “Molto perplessa dai quiz”

stefania giannini e il numero chiuso

Neanche il tempo della nomina a nuovo ministro dell’Istruzione che subito arriva il primo nodo per Stefania Giannini. E’ il nodo dei test a medicina, quel numero chiuso tanto difeso, in certi casi, dai docenti e tanto attaccato dagli studenti. In un’intervista rilasciata al Mattino, il neo ministro parla di una “forte scossa al mondo universitario, puntando soprattutto sul fronte della ricerca”.

“Sono molto perplessa di fronte al meccanismo dei quiz” – ha spiegato la Giannini, aprendo a scenari impensabili per gli studenti. “La soluzione dell’accesso a questo tipo di facoltà non è semplice” – ha aggiunto.

Le aperture riguardano anche il valore legale del titolo di studio: “Ho una cultura politica liberale e per me il valore legale del titolo di studio non è un tabù”.

“Penso che quando facevo il rettore a Perugia non avevo, forse per mia fortuna, la facoltà di Medicina. La soluzione dell’accesso a questo tipo di facoltà non è semplice, ma non posso negare che sono molto perplessa di fronte al meccanismo dei quiz”.

Il neo ministro si è soffermato anche sulla valutazione della scuola. “E’ una priorità per un sistema formativo che voglia essere all’altezza degli interessi dei cittadini, delle famiglie e di tutti coloro che lavorano, anche con generosità, nel mondo della scuola”.

Le dichiarazioni del neo ministro sul tema del numero chiuso lasciano speranzosi molti studenti, alle prese con la preparazione dei primi test anticipati ad aprile. L’argomento, comunque, rimane caldissimo e rimanda ad una chiarezza imprescindibile. Gli studenti meritano risposte.

RN

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Borse di studio "negate" a un idoneo su cinque

Next Article

L'UDU vince il maxi ricorso e promette battaglia: "Sospendere i test ad aprile"

Related Posts
Valditara
Leggi di più

Valditara: “Estendere in Ue il divieto smartphone in classe”

"Tema che va approfondito” dichiara il ministro dell’istruzione. “Se sino a 14 anni i rischi sono del tutto evidenti e sono senz'altro prevalenti rispetto ai benefici, dobbiamo capire se, sopra i 14 anni, nelle scuole superiori, il divieto può avere una sua concreta utilità”
Leggi di più

Sciopero delle Università, chi protesta e perché

Oggi protestano assegnisti, ricercatori e personale a tempo determinato contro il precariato, i tagli al fondo universitario e il definanziamento degli atenei. Lo sciopero è proclamato dalla FLC CGIL