Unipi, agronomi contro l’ndrangheta

Sarà il centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali Enrico Avanzi dell’Università di Pisa a fornire la consulenza tecnico-scientifica alla Cooperativa sociale Valle del Marro di Libera Terrà, che coltiva nella Piana di Gioia Tauro 120 ettari di terreni confiscati alla ‘ndrangheta, producendo olio extravergine d’oliva e conserve alimentari a base di melanzana e peperoncino piccante.

 Sarà il centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali Enrico Avanzi dell’Università di Pisa a fornire la consulenza tecnico-scientifica alla Cooperativa sociale Valle del Marro di Libera Terrà, che coltiva nella Piana di Gioia Tauro 120 ettari di terreni confiscati alla ‘ndrangheta, producendo olio extravergine d’oliva e conserve alimentari a base di melanzana e peperoncino piccante.

L’accordo, che avrà durata biennale, impegna le parti a sviluppare e proporre progetti congiunti per gestire i terreni secondo sistemi biologici efficienti, in grado di garantire un elevato standard qualitativo dei prodotti. La consulenza tecnico-scientifica spazierà dalla definizione e messa a punto del parco macchine, alla meccanizzazione, alla tecnica agronomica e alla gestione della trasformazione dei prodotti.

«L’intesa – spiega Giacomo Zappia, presidente della Valle del Marro – consentirà di qualificare un modello ecosostenibile di agricoltura, fondato su una rigorosa interpretazione tecnico-scientifica». La collaborazione tra Università e Valle del Marro, secondo Michele Raffaelli, responsabile della convenzione per il Centro Avanzi, «è un ulteriore tassello della realizzazione e promozione di imprenditorialità etica e innovativa sui beni confiscati alla mafia».
Fonte: ANSA

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