Totoministri, Anna Maria Bernini in pole per guidare Istruzione e Università

La professoressa di Diritto dell’Alma Mater di Bologna, 57 anni, potrebbe essere la persona scelta da Giorgia Meloni per guidare il Miur (che tornerebbe quindi ad essere unificato). Sempre in campo però i nomi dell’azzurra Licia Ronzulli e dei leghisti Mario Pittoni e Giuseppe Valditara.

La trattiva pare complessa (e forse più lunga del previsto) ma l’unico nome certo della rosa dei ministri del nuovo governo targato centrodestra e Giorgia Meloni sembra essere quello di chi guiderà il dicastero dell’Istruzione e dell’Università, che tornerebbe dunque ad essere un’unica entità dopo lo sdoppiamento degli scorsi anni: si tratta di Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, che sembra essere davvero ad un passo dal raccogliere l’eredità sia di Patrizio Bianchi che di Maria Cristina Messa.

La Bernini, 57 anni, avvocato, è stata già ministra per le Politiche europee nel governo Berlusconi IV. Vicecoordinatrice nazionale del partito, la Bernini affianca Antonio Tajani con il compito di coordinare l’attività del partito con i gruppi parlamentari della Camera, del Senato, del Parlamento europeo. Quello della Bernini – stimata anche da Fratelli d’Italia – è da giorni ormai nella ristretta rosa dei nomi di fiducia che Berlusconi ha proposto alla Meloni per un ministero di ‘prima fascia’. Per la senatrice, già professoressa associata di Diritto comparato all’Alma Mater di Bologna, gli ultimi rumors parlano proprio del Miur, dicastero dell’Istruzione, Università, Ricerca.

Anche se non si escludono colpi di scena dell’ultimo momento: per Istruzione e Università restano quindi in pista i nomi dei leghisti Mario Pittoni e Giuseppe Valditara e di Licia Ronzulli, sempre di Forza Italia.

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