Ultimo lungo weekend di studio per il test di Medicina. Martedì 30 luglio sarà la volta della seconda e ultima sessione della prova d’ingresso. Il test sarà cartaceo e basato su 60 domande a risposta multipla da completare in 100 minuti. Il test inizierà in tutte le sedi alla stessa ora: alle ore 13. Ciascuna risposta esatta varrà 1,5 punti; – 0,4 punti quelle errate e zero le omesse. Per essere ammessi in graduatoria bisognerà aver conseguito almeno 20 punti. Graduatoria che arriverà il 10 settembre.
Gli studenti dovranno presentarsi con qualche ora di anticipo nelle sedi del test medicina 2024 (l’orario è specificato nel bando stesso o nella pagina del sito dell’ateneo del test a cui partecipate). Agli inizi di luglio, collegandosi alla medesima pagina web, è stato possibile per gli studenti conoscere la seconda batteria di 3.500 domande previste come base per la sessione del 30 luglio. In totale, lo ricordiamo, sono 61mila gli studenti iscritti al test d’ingresso a Medicina.
La polemica dei punteggi alti al test di Medicina
A giugno era scoppiata la polemica dei voti troppo alti al Sud. A prendere tutti e 90 i punti a disposizione sono stati ben 621 studenti. Un dato esorbitante se si considera che in quello che fin qui era stato considerato il test più facile di sempre, quello del 2016, i 90 erano stati 7, mentre nel 2022 e nel 2023 soltanto uno studente era riuscito nell’impresa. Secondo i dati pubblicati dal Cineca, Anche la media del voto è raddoppiata rispetto a due anni fa (ultimo anno con il Concorsone ma cocn domande segrete, mentre lo scorso anno si era passati ai Tolc): con le domande a sorpresa la media era del 22,4, oggi con quelle pubblicate sulla piattaforma è il 47,97.
Il fatto che la classifica si accorci fa sì che per essere sicuri di essere sicuramente tra coloro che ce l’hanno fatta bisogna aver preso un punteggio significativamente più alto che in passato. Quanto? E’ difficile dirlo. Certo è che i quaranta punti o poco più che bastavano in passato non sono più sufficienti. Gli esperti di calcolo delle graduatorie quest’anno non si sbilanciano ma scorrendo la graduatoria fino al numero 16 mila – più o meno quanti sono i posti di medicina in italiano in università statali – il punteggio è attorno al 60, 61 per l’esattezza. A questo si aggiunge però, come sanno i candidati, un elemento di aleatorietà ed è quello della scelta della sede preferita fatta all’atto dell’iscrizione: se si tratta di una delle facoltà più richieste anche un voto alto che gli anni scorsi garantiva l’ammissione, quest’anno potrebbe non bastare.
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