Sarebbe un suo compagno di università l’assassino di Sara Campanella, la studentessa dell’Università di Messina, morta ieri dopo essere stata accoltellata alla gola. La ragazza, di soli 22 anni, è stata aggredita da qualcuno dopo aver portato a termine una normale giornata di tirocinio al Policlinico di Messina.
Si tratta di un ragazzo di 27 anni, originario di Noto, che adesso è accusato di omicidio pluriaggravato. Secondo gli inquirenti il giovane da almeno due anni rivolgeva delle attenzioni morbose alla ragazza. I due, secondo quanto emerso, non avrebbero mai avuto una relazione ma si conoscevano perché frequentavano la stessa università.
La dinamica dell’omicidio
Il 27enne pedinava Sara da qualche giorno. Lunedì si è avvicinato a lei e l’ha colpita con una coltellata alla gola. Quando i sanitari sono arrivati sul luogo dell’aggressione hanno trovato Sara distesa a terra in un lago di sangue. Alcuni testimoni l’hanno vista discutere con un coetaneo che le ha poi tagliato la gola con una coltellata: un solo profondo colpo che non le ha dato scampo. L’assassino è poi fuggito. Secondo una prima ricostruzione degli eventi un passante avrebbe anche cercato di inseguire l’aggressore, ma l’uomo è riuscito ad allontanarsi in auto facendo così perdere le proprie tracce.
Prima di cadere la 22enne ha fatto alcuni passi, poi è svenuta. Troppo il sangue perso: un arresto cardiaco l’ha uccisa pochi minuti dopo l’arrivo all’ospedale che quotidianamente frequentava per il tirocinio.
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