«I docenti nelle scuole italiane sono sottopagati, e questo è un dato di fatto. Tuttavia, invece di concentrarsi su un giusto rinnovo contrattuale che garantisca aumenti adeguati al costo della vita, si stanno attivando meccanismi di sopravvivenza che rischiano di danneggiare l’economia dello Stato».
A lanciare l’allarme è l’On. Marinella Pacifico, già senatrice della Repubblica, che denuncia un uso improprio delle risorse pubbliche nel sistema scolastico.
Secondo Pacifico, in molte scuole si moltiplicano le richieste di spesa per il “potenziamento”, spesso autorizzate dai dirigenti scolastici a favore di docenti precari – che così riescono ad arrotondare – o di associazioni esterne del territorio. Queste ultime, in cambio di un ritorno economico, organizzano corsi anche durante le ore curricolari, di fatto sostituendo gli insegnanti di ruolo con educatori privi di esperienza.
«Queste iniziative – spiega – risultano spesso superflue. Le eventuali carenze possono essere colmate con l’impegno in classe e lo svolgimento dei compiti a casa. Il fenomeno, invece, si sta diffondendo per effetto di piccoli sindacati locali, desiderosi di accrescere il numero di iscritti in vista del rinnovo delle RSU, e di qualche politico che cerca consensi attraverso prestazioni clientelari».
Pacifico sottolinea come queste dinamiche siano «tipiche di contesti di sottosviluppo», in cui il potere si esercita attraverso lo scambio di voti e favori, e chiede l’intervento del Ministero dell’Istruzione:
«È urgente attivare ispezioni ministeriali per tutelare l’utilizzo corretto dei fondi pubblici. È necessario evitare danni erariali e destinare le risorse disponibili al miglioramento degli stipendi degli insegnanti vincitori di concorso e delle strutture scolastiche in cui operano».
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