Ministero denunciato per aver imposto il minuto di silenzio nelle scuole in ricordo di Papa Francesco. L’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (Aduc) sta preparando una denuncia per “abuso di potere”nei confronti del Ministero dell’Istruzione e del merito guidato dal ministro Giuseppe Valditara. Secondo l’associazione, infatti, il minuto di raccoglimento che ieri tutte le scuole italiane hanno dovuto rispettare in ricordo del Papa morto la scorsa settimana, sarebbe stato imposto senza rispettare gli studenti non cattolici.
La critica
“Da alcune notizie che ci sono pervenute, purtroppo è accaduto quanto non avremmo voluto accadesse: obbligo con nessuna possibilità di non ottemperarvi. Questo nella scuola dove si può essere esentati dall’ora di religione cattolica” hanno fatto sapere dell’associazione.
La posizione degli atei
Una protesta a cui si è accodata anche l’Unione degli atei e degli agnostici: “Il lutto azionale per la morte di Silvio Berlusconi, anche se il calendario scolastico era terminato in quasi tutte le classi non portò all’interruzione delle lezioni per il minuto di silenzio. Le scuole si fermarono simbolicamente per l’omicidio di Giulia Cecchettin, anche in assenza del lutto nazionale. Ma ci si trovava di fronte a una giovane uscita dalla scuola da pochi anni e il minuto di silenzio era esteso a tutte le donne vittime di violenza. Un caso ben diverso dalla morte naturale, considerata l’età, di un capo religioso”.
La circolare del Ministero
La circolare del Ministero prevedeva anche “l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale, lo svolgimento di tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza” per i cinque giorni successivi alla morte di Papa Francesco e fino al giorno del suo funerale, fissato per sabato 26 aprile.
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