“Voglio la verità. Poche ore prima che morisse mia figlia mi ha chiamato e mi ha detto che stava bene. Avrebbe mangiato una pizza con i compagni di classe e poi sarebbe andata in discoteca. È assurdo pensare che non ci sia più”. Sono queste le parole di Paolo Bellini, il padre di Aurora, la studentessa di 19 anni originaria di Barignano, in provincia di Grosseto, morta lunedì scorso mentre si trovava in gita scolastica.
La Procura indaga per omicidio colposo
La studentessa sul traghetto che da Napoli l’avrebbe portata, assieme ai suoi compagni, a Palermo dove però non è mai arrivata. Il suo cuore ha smesso di battere poco dopo le 2 di notte. La Procura di Torre Annunziata che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.
La telefonata delle 2 di notte
“Aurora non aveva alcuna malattia, stava bene – ha raccontato il papà Paolo in un’intervista al Corriere della Sera – L’ho vista lunedì mattina, al parcheggio, prima che salisse sul pullman. Mi ha dato un abbraccio, mi ha dato un bacio. Mi ha detto che ci saremmo sentiti non appena sarebbe arrivata a destinazione. Era felice e contenta. Bella come sempre. Non so cosa possa essere successo. C’è un’indagine in corso, hanno chiesto riserbo e io ho intenzione di rispettarlo. Posso soltanto dirle che voglio la verità. Ci siamo sentiti lunedì scorso, verso le 20. Mi ha detto che stava bene e che si stava divertendo. Mi ha detto che sarebbe andata a mangiare la pizza con i compagni di scuola e che poi sarebbe andata nella discoteca della nave. Mi ha anche detto che non avrebbe fatto tardi. E invece dopo le 2, mi hanno chiamato per dire che mia figlia era morta. La mattina scherzava, poche ore prima ci siamo sentiti e poi…”.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv
Seguici su Facebook e Instagram