Fabrizio Moro festeggia i suoi 25 anni di carriera con due concerti straordinari nei principali Palasport italiani, confermandosi una delle penne più autentiche e coinvolgenti della scena musicale italiana. Dopo la tappa romana, ieri sera ha chiuso il tour con un’affollatissima data all’Unipol Forum di Milano. Sul palco, accompagnato dalla sua band — Alessandro Inolti alla batteria, Luca Amendola al basso, Davide Gobello, Danilo Molinari e Roberto Maccarone alle chitarre, e Claudio Junior Belli al pianoforte — l’artista ha proposto una scaletta ricca che ha attraversato tutta la sua carriera, dagli esordi fino ai brani più recenti.
Tra i momenti più toccanti del tour, durante il live di Roma, Fabrizio Moro ha cantato per la prima volta Prima di Domani insieme a Il Tre, segnando l’inizio di una nuova collaborazione artistica. Il brano è frutto di un lavoro a quattro mani tra Moro e Il Tre e affronta con estrema delicatezza e profondità il tema della salute mentale.
«Non ho mai pensato al suicidio»: la genesi del brano
Moro ha spiegato così il senso della canzone: «Non ho mai pensato al suicidio. Sono un uomo troppo attaccato alla vita e, nella mia instabilità, mi ritengo fortunato. Vivo la vita che sognavo da ragazzo, e mollare nei momenti di sconforto — che non sono mancati — sarebbe ingiusto verso chi non ha avuto la mia stessa fortuna. Ma so anche che vivere è il più grande atto di coraggio per chi ogni giorno è schiacciato dalla voce della paura, quella che ti sussurra che non ce la farai. Questa canzone parla di loro. Parla di chi c’era… e non è riuscito a spegnere quella voce.»
Il brano si rivolge a chi si sente schiacciato dal peso della propria esistenza, mettendo a nudo paure, insicurezze e quel senso di smarrimento che, a volte, può diventare insostenibile. Ma tra i versi duri e diretti, resta spazio per un gesto semplice e potente: un abbraccio prima che sia troppo tardi. Un gesto che può fare la differenza tra la caduta e la salvezza. Con Prima di Domani, Moro dimostra ancora una volta di essere un artista capace di parlare al cuore delle persone, con la consueta grinta sul palco e una rinnovata profondità nei suoi testi. E il pubblico, affezionato e partecipe, continua a rispondergli con lo stesso affetto di sempre.
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