Camera e Senato hanno appena bandito un concorso per 65 posti da segretario parlamentare e un’altra di 15 da consigliere. Possono diventare segretari parlamentari anche i diplomati, mentre per entrare a Palazzo Madama serve la laurea e un’età non superiore a 47 anni. La retribuzione di partenza di un segretario parlamentare è pari a circa 38.100 euro annui lordi, corrispondenti a oltre 2mila euro netti al mese, e a fine carriera arriva fino a 115.000 euro annui lordi.
Al Senato un consigliere percepisce all’ingresso poco più di 76mila euro lordi l’anno, quindi più di 4mila euro netti al mese, che diventano 140.600 euro circa al dodicesimo anno di servizio, fino a raggiungere a fine carriera quota 358mila euro lordi l’anno. Il bando pubblicato nei giorni scorsi dal Senato prevede, più nel dettaglio, l’assunzione di 12 consiglieri parlamentari con indirizzo giuridico e altri 3 con indirizzo economico: domande entro le ore 18:00 del 6 giugno. C’è tempo invece fino al 5 giugno per candidarsi al concorso bandito dalla Camera. In entrambi i casi la procedura per trasmettere la richiesta di partecipazione è solo online: si trova nell’area concorsi dei portali di Camera e Senato.
Le mansioni da svolgere
Tra le attività svolte ci sono ad esempio i lavori preparatori delle sedute delle Commissioni e provvedono a raccogliere tutta la documentazione relativa a testi legislativi per i quali è richiesta la quantificazione degli oneri finanziari. Inoltre elaborano la rassegna stampa quotidiana e contribuiscono alla comunicazione con gli organi di informazione. Si occupano anche di attività contabili e di gestione delle risorse umane. A Palazzo Madama, invece, i consiglieri parlamentari dirigono gli uffici e le altre strutture in cui si articola l’amministrazione. Non solo. Provvedono anche all’assistenza giuridica e tecnica dei senatori. La carriera dei segretari e dei consiglieri parlamentari, sotto il profilo giuridico, è suddivisa in tre fasce stipendiali, ciascuna della durata di dodici anni. La progressione giuridica ed economica è regolata dall’anzianità di servizio e da un sistema di valutazione che tiene conto dell’affidabilità, della qualità degli elaborati prodotti, della disponibilità e flessibilità operativa, della capacità innovativa e anche relazionale.
Come si svolgerà il concorso
Il concorso per 65 segretari alla Camera sarà articolato su quattro prove. Si inizierà con un test preselettivo (quiz a risposta multipla). Seguirà una prova scritta con 8 domande aperte su Diritto costituzionale, Diritto parlamentare, Storia d’Italia dal 1861 a oggi e gestione documentale e archivistica. Prevista anche una prova pratica per valutare le abilità informatiche dei partecipanti. Infine, la prova orale consisterà in un colloquio approfondito sulle materie già trattate e sull’intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il concorso del Senato, è possibile fare domanda di partecipazione per uno solo dei due indirizzi (giuridico o economico). Prevista una prova preliminare: i candidati che otterranno un punteggio minimo di 36/60, fino al 240esimo posto per l’indirizzo giuridico e fino al 60esimo posto per quello economico, accederanno alle prove scritte, cinque in tutto, tutte della durata di sei ore a eccezione di quella sulla conoscenza dell’inglese, che sarà più breve. Per essere ammessi alle prove orali, i candidati dovranno ottenere un punteggio complessivo non inferiore a 70 punti e un punteggio non inferiore a 12 punti in ciascuna prova. In programma anche una prova tecnica, uguale per i due indirizzi, utile a valutare la capacità dei candidati nel reperire informazioni e contenuti su siti istituzionali italiani e dell’Ue, banche dati normative, giurisprudenziali e di documentazione ad accesso libero.
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