A scuola senza cellulare: è la proposta che il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara avanzerà all’Europa per introdurre il divieto di utilizzo degli smartphone in classe fino ai 14 anni.
“ll 12 maggio formalizzerò la richiesta di raccomandazione per il divieto di utilizzo del cellulare almeno fino a 14 anni nelle scuole dei Paesi dell’Unione europea – ha detto il ministro – La Commissione deciderà se fare o meno propria la proposta, gli Stati la discuteranno e i ministri dell’Istruzione dei paesi Ue eventualmente la approveranno. La presidenza polacca ha già sostenuto l’iniziativa e la Svezia ha già manifestato l’intenzione di appoggiare questo invito. Poi si affronterà eventualmente il tema di estendere anche alle superiori il divieto, è un dibattito aperto”.
“Tutelare la salute”
L’obiettivo è quello di difendere la salute degli adolescenti. “Gli studi dimostrano l’ impatto fortemente negativo dell’abuso del cellulare su capacità di concentrazione, memoria, fantasia, sviluppo cognitivo. Al G7 di Trieste lo scorso anno – ha detto Valditara — l’Ocse chiarì che l’uso del cellulare a scopi didattici incide negativamente persino sulle facoltà di apprendimento delle materie scientifiche. Oggi la gran parte degli Stati sta seguendo questa linea che è doverosa”.
Valditara esclude però circolari su come e dove custodire tablet e cellulari durante le ore di lezione: “Credo che le scuole nella loro autonomia sappiano regolarsi sulle misure adeguate per affrontare il divieto di utilizzo”.
L’idea piace alle Regioni
Intanto anche alcune Regioni stanno ragionando sul tema. Sia in Emilia-Romagna che in Veneto l’idea di limitare l’utilizzo dei cellulari agli adolescenti sta prendendo piede con l’assessora regionale alla scuola emiliana, Isabella Conti, che aprirà gli Stati Generali sull’adolescenza nella sua regione proprio per arrivare a una legge da proporre alle Camere.
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