I giovani europei potranno tornare a vivere e studiare nel Regno Unito senza limitazioni: è questo uno dei punti dell’accordo che il governo inglese ha trovato con l’Unione europea riguardo alla rinegoziazione delle regole imposte dalla Brexit.
Il ritorno dell’Erasmus+
In particolare l’accordo prevede che ci sia un impegno ad accettare la mobilità giovanile tra i due blocchi e il futuro ritorno nell’Erasmus+. Nel primo caso, gli under 30 europei e britannici potranno lavorare e studiare per un periodo limitato di tempo. Ma anche qui si devono affinare ancora molti dettagli: le quote annuali dei giovani ammessi, quanto tempo potranno rimanere (forse due anni), e se gli europei pagheranno rette universitarie nel Regno ridotte come ai britannici (da 40mila a 10mila sterline) e come prima della Brexit. Ma Londra vuole ridurre i migranti e non scavallerà da un rapporto uno a uno. Ossia, un giovane europeo ammesso per ogni giovane britannico in Ue.
Modello Australia
Il modello che si vorrebbe attuare è rappresentato da accordi analoghi che esistono con Paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda, ma i dettagli sono stati rinviati a ulteriori negoziati.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv