“Siate ribelli, cambiate questo mondo”. Ecco il discorso integrale del Ministro Maria Chiara Carrozza nel corso dell’inaugurazione dell’anno scolastico al liceo Socrate a Roma, colpito a luglio da un gravissimo incendio doloso. Ecco il video integrale dell’intervento, con spunti sull’istruzione pubblica, sulla rinascita del paese e con un messaggio diretto agli studenti.
“Avrete tempo e modo di riflettere su quanto successo in questo liceo a luglio. Eppure voglio ringraziare chi si è impegnato a fondo per realizzare questo piccolo miracolo. Anche io sento molto l’importanza dell’aggettivo pubblica, accanto al termine istruzione, perché dà il senso dello stato sociale.
Mi piace pensare al liceo classico con una definizione del mio collega Salvatore Settis, il quale diceva “E’ un’elite su base egualitaria”. Penso sia molto bella questa definizione per descrivere le scuole dove si studia duramente e seriamente. Noi qui, al liceo Socrate, formiamo l’elite intellettuale di questo paese. Io credo che l’elite intellettuale debba tornare ad essere il motore di questo paese, della sua ricostruzione, della sua partenza dopo la crisi che ha fermato un po’ il mondo, con nuova povertà, disoccupazione e disagio sociale.
Oggi ci sono tante famiglie che non riescono a mandare i figli a scuola, che preferiscono ripiegare su altre soluzioni perché l’istruzione costa. Quando mi dicono che ci sono meno iscrizioni non mi stupisco. Io non penso che i genitori non abbiano voglia di mandare i figli a scuola, di non vederli diventare avvocati, medici, ingegneri. Il costo, però, sta diventando preponderante!
Il nostro compito come ministero dell’Istruzione è quello di mettere in atto tutte le politiche possibili perché l’accesso agli studi sia su base egualitaria, e non su base dello stato sociale o un problema di classe. Questo è quello che noi dobbiamo fare, è il nostro dovere. E la differenza di uno stato che si basa su una costituzione bellissima come quella italiana è proprio il principio di solidarietà. E allora rileggetela all’inizio dell’anno, chiedo ai vostri insegnanti di farvela rileggere in classe! E andate a vedere com’è nata la costituzione, basandosi proprio sul principio di solidarietà, che è quello che tiene unita anche l’Europa. Quel principio secondo cui chi è più forte, che dispone di più mezzi sostenga chi ne ha meno, e che si possa diventare ingegneri, medici, avvocati, tecnici, anche grazie all’aiuto di uno stato che ti permette di studiare. Questo è il diritto allo studio, ed è per questo che il nostro provvedimento è partito col diritto allo studio e col welfare studentesco.
Noi, da italiani, dobbiamo essere capaci di reagire alle emergenze, come abbiamo sempre fatto grazie al nostro spirito di auto-organizzazione che spesso ci contraddistingue, grazie alla nostra umanità e al nostro senso di appartenenza alla comunità.
Una delle cose belle che ho visto viaggiando per l’Italia è l’aumento delle donazioni liberali alle scuole da parte di imprese, famiglie, e di tutte le persone. C’è questo senso e questa voglia di contribuire alla scuola. Dobbiamo risvegliare quest’importanza dell’istruzione.
Da voi ci si aspetta che portiate avanti la frontiera della conoscenza, da voi ci sia aspetta che vi sentiate davvero cittadini italiani, riuscendo a entrare in questa società e a cambiarla. Io spero, ed è questo l’augurio che vi faccio per il nostro anno scolastico, che da queste aule escano le persone che ci salveranno dalla crisi, che ricostruiranno l’Italia, che porteranno avanti il progresso scientifico e tecnologico, ma soprattutto civile di questo paese. Scegliete fin da adesso quello che volete fare, senza aspettare agosto. Bisogna pensare che lo studio è prima di tutto una preparazione a diventare cittadini, a esercitare i propri diritti e i propri doveri, ma anche a cambiare il paese. E quindi siate ribelli, non accettate tutto quello che vi impongono. Cambiatelo questo mondo”.