Hanno trascorso il weekend all’ombra della Minerva e alla fine hanno raggiunto il loro intento. I ragazzi dell’Onda hanno stilato il “Manifesto per l’autoriforma dell’università”. Abolizione del “3+2”, dei crediti formativi, del numero chiuso e della frequenza obbligatoria: queste alcune delle loro richieste.
Ora sperano che su questo testo possa iniziare un confronto con lo stesso ministro. “Una riforma dal basso che ci auguriamo possa essere valutato anche dai docenti – spiega Francesco Raparelli, uno dei leader del movimento – verrà distribuito da oggi in tutti gli atenei e le scuole del Paese”. Hanno trascorso tutta la giornata di sabato, notte compresa, alla Sapienza e domenica pomeriggio, in una assemblea plenaria hanno dato vita al loro primo documento.
Intanto pensano alle prossime mosse da fare. Le mobilitazioni riprenderanno il 28 novembre per culminare il 12 dicembre, giorno dello sciopero generale indetto da Cgil.
Ma cosa contiene la piattaforma frutto dell’incontro di migliaia di delegati da oltre 37 città diverse? Vediamola per punti.
Didattica. Deve ripartire con il superamento del “3+2”, l’abolizione de numero chiuso, dei crediti, della frequenza obbligatoria e una revisione dei moduli d’esame. Si chiede poi un’equa retribuzione per gli stage che devono anche diventare facoltativi e non obbligatori.
Diritto allo studio. È il punto più caldo in cui gli studenti chiedono l’accesso gratuito a mense, cinema e trasporto. Altra nota dolente quella degli alloggi. Si ribadisce il diritto degli studenti fuorisede di avere una casa ed è anche l’occasione per ribadire la lotta agli affitti in nero. Inoltre si parla di una sorta di “salario” per gli studenti, che altro non è se non un sistema di borse di studio allargate che , dicono, permetta ai ragazzi di studiare senza dover fare lavoretti precari e in nero.
Ricerca. Su questo tema il dibattito centrale riguarda il reddito. L’Onda propone un salario minimo intercategoriale per dottorandi e ricercatori precari fissato a 1300 euro. Per i dottorati di ricerca inoltre si avanza la richiesta di abolire i titoli “senza borsa”. Tra le altre proposte: l’istituzione di uno statuto nazionale e almeno un biennio di lavoro con un contratto universitario dopo il dottorato.
Related Posts
Test Medicina, Bernini: “Pubblicata la banca dati per esercitarsi sul test di accesso”
3500 quiz di esercitazione per il test del 28 maggio (Medicina) e 29 maggio (Veterinaria)
5 Maggio 2024
Elezioni europee, come funziona il voto per i fuori sede: scadenza richieste il 5 maggio
Gli studenti devono inviare una comunicazione al Comune di residenza oltre un mese prima delle elezioni europee. L’opportunità di votare dalla città in cui si frequenta l’università è stata introdotta dalla legge 38/2024
4 Maggio 2024
Test Medicina, pronta la banca dati con i primi 3.500 quesiti
Online da domenica 5 maggio il database aperto voluto dal Mur in vista della prova del 28 maggio: possibile la simulazione dei test
4 Maggio 2024
Convegno su Israele annullato all’Università di Milano. L’Ateneo: “Mai chiesta la cancellazione ma di farlo online”
"La scelta di trasformare l’incontro in modalità online, non certo di annullarlo, è stata assunta dal Rettore Elio Franzini dopo attenta valutazione delle condizioni ambientali interne ed esterne all’Università"
3 Maggio 2024