Un insegnante pendolare è stato aggredito in stazione a Forlì mentre aspettava il treno per tornare a casa. L’episodio, come riporta il Corriere di Romagna, è avvenuto nella serata di martedì 13 maggio, poco dopo le 20. Il docente, reduce da una giornata di lavoro, si trovava sul binario quando un uomo si è avvicinato e lo ha colpito con un pugno alle spalle, accusandolo di averlo guardato male.
“Era un uomo sulla cinquantina, emanava un forte odore di alcol. Ha iniziato a gridare, poi mi ha sferrato un altro pugno al petto”, racconta l’insegnante. Fortunatamente indossava un giubbotto spesso che ha attutito il colpo. Ha cercato di mantenere la calma, minacciando di chiamare la polizia. L’aggressore, accompagnato da una donna spesso presente in stazione a chiedere l’elemosina, si è poi allontanato.
Il docente ha chiamato il 112 per segnalare l’accaduto, ma non ha richiesto assistenza medica e ha deciso di prendere comunque il treno. La paura, però, resta. “Da tre anni insegno a Forlì. In stazione ho visto spesso situazioni preoccupanti: ragazzi che si tiravano bottiglie addosso, gente che chiedeva l’elemosina in modo aggressivo, passeggeri aggrediti”.
Per l’insegnante, la stazione rappresenta il primo punto di contatto con la città e dovrebbe garantire sicurezza a lavoratori, studenti e visitatori. “Non è ammissibile trovarsi all’improvviso in una situazione pericolosa senza alcuna tutela. Servono controlli veri, non si può lasciare che chiunque venga minacciato o colpito da persone ubriache o moleste”.
Il giorno successivo, tornando a Forlì, il docente ha rivisto in stazione l’uomo che lo aveva aggredito. “Mi spaventa l’idea di incontrarlo di nuovo. Chi arriva in città ha diritto a sentirsi al sicuro. Spero che questo mio appello spinga le autorità a rafforzare i controlli. La stazione è il biglietto da visita di Forlì: proteggerla”.
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