Oggi a Roma una delegazione della Rete degli Studenti Medi è stata ricevuta dal Ministero dell’Istruzione per discutere del progetto sperimentale sul benessere psicologico che, stando all’ultima legge di bilancio, prevederebbe l’introduzione di presidi psicologici in alcune aree del Paese. “Abbiamo richiesto al Ministero che questo progetto sperimentale sia adeguato alle esigenze degli studenti, nonostante siamo consapevoli dell’insufficienza dei 10 milioni previsti dalla legge di bilancio” dichiara Camilla Velotta, dell’Esecutivo Nazionale della Rete degli Studenti Medi.
Rete Studenti Medi su benessere psicologico: “A gestire presidi team multidisciplinare”
“Vogliamo che a gestire i presidi sia un team multidisciplinare di esperti che sappiano intervenire tempestivamente nei disagi della comunità studentesca; chiediamo che anche la prevenzione riceva un’attenzione importante attraverso percorsi di educazione alla salute e al benessere; vogliamo che gli sportelli di assistenza psicologica siano davvero di prossimità, e che si svolgano all’interno delle mura scolastiche; bisogna inoltre prestare attenzione alla privacy degli studenti minorenni, inserendo nel patto di corresponsabilità tra la scuola e le famiglie il consenso per la partecipazione a questi percorsi, se necessari” conclude Velotta.
“Ad oggi il progetto è ancora in fase di discussione, non è ancora chiaro come verrà svolto” dichiara Paolo Notarnicola, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi “Crediamo imprescindibile che ci si concentri sulle zone del Paese con il tasso più alto di dispersione scolastica, per offrire un supporto vero ai tanti che non trovano più nella scuola il sostegno necessario. Aspettiamo aggiornamenti sulla strutturazione del progetto, vigileremo affinché le richieste degli studenti non restino inascoltate dal Ministero, pronti a mobilitarci laddove servisse. In ogni caso continueremo a scendere in piazza per chiedere investimenti strutturali e permanenti che permettano agli studenti l’accesso libero e gratuito all’assistenza psicologica” conclude Notarnicola.
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