Ordigno nell’università di Perugia, c’è la rivendicazione anarchica: “È per la futura intelligence dello Stato”

Il pacco era stato posizionato dentro un’aula della facoltà di Scienze per l’investigazione e la sicurezza

Il pacco sospetto, l’allarme, l’arrivo delle forze dell’ordine e la rivendicazione anarchica. È quanto accaduto a Narni, dove i carabinieri – con l’ausilio di unità cinofile e personale antiterrorismo – sono intervenuti all’interno dei locali della facoltà di Scienze per l’investigazione e la sicurezza dell’Università degli Studi di Perugia: qui, infatti, all’interno di una aula dell’ateneo, era stato posizionato una sorta di ordigno incendiario, che è stato subito sequestrato dalle forze dell’ordine.

Secondo quanto risulta alle agenzie di stampa, si sarebbe trattato in particolare di una scatola con all’interno due bottiglie incendiarie. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla Procura di Terni per i primi adempimenti. È probabile però che poi il fascicolo passi a quella antiterrorismo di Perugia. In un primo momento, del resto, gli investigatori non hanno escluso la pista dell’attentato, ipotesi successivamente confermata – saranno poi le indagini a chiarire tutto – dalla rivendicazione comparsa sul sito “Rivoluzione anarchica” e firmata dal gruppo d’azione Kyriakos Xymitiris.

La rivendicazione anarchica

“Domenica 30 marzo ci siamo introdotti nella facoltà di Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza” a Narni, in Umbria, ed abbiamo collocato un ordigno incendiario nella stanza Laboratorio scena del crimine” si legge nel testo. “Con quest’azione – proseguono – abbiamo voluto colpire un centro di formazione della futura intelligence dello stato italiano. Stato genocida come ci dimostra la sua cooperazione con lo stato sionista d’Israele nel massacro del popolo palestinese“.

Nel frattempo, in attesa degli sviluppi delle indagini, durante la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica appositamente convocato è stata disposta l’intensificazione delle misure di vigilanza e controllo del plesso universitario. La riunione, presieduta dal prefetto Orlando, ha visto la partecipazione dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e del sindaco di Terni nonché presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Narni, del polo scientifico didattico universitario di Terni e della facoltà di Scienze per l’investigazione e la sicurezza di Perugia, sede distaccata di Narni. Il Comitato – riferisce la Prefettura – ha altresì chiesto ai rappresentanti dell’Università di valutare l’istallazione di telecamere interne ai plessi universitari. Sollecitata poi al Comune di Narni l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza esterna, nei luoghi sensibili in raccordo con le forze dell’ordine. È stata poi richiesta una sensibilizzazione anche del personale dell’Università e di quello preposto alla vigilanza, al fine di fornire, in caso di situazioni sospette, le opportune segnalazioni alle forze di polizia, “nell’ottica della più ampia collaborazione propria dei principi della sicurezza partecipata“.

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