“Se prendevo dieci in un tema a scuola era perché ero ‘la figlia di’, non perché ero una secchiona, una secchiona buona che lasciava copiare” Con queste parole Angelina Mango ha raccontato a Vanity Fair la esperienza tra i banchi da figlia di un grande cantautore.
“Oggi – ha proseguito Angelina Mango – non mi stupisce quando mi dicono che sono qui solo per il mio cognome. Ma chi mi ascolta non ha questo tipo di pregiudizio nei miei confronti. Nessuno è costretto ad ascoltare nessuno. Non c’è niente di più sincero del rapporto tra il pubblico e l’artista. In casa era naturale parlare di musica, occuparsi di musica, vivere di musica. Io la respiravo. Sapevo che sarebbe stato il mio futuro e sognavo altro: la danza, la carriera da ricercatrice”.
Come noto il papà era Pino Mango, la mamma è Laura Valente, voce storica dei Matia Bazar, il fratello Filippo è batterista.
La cantante reduce dalla vittoria di Sanremo nella lunga intervista ha parlato anche del rapporto con il suo corpo. “Vorrei cambiare il mio modo di vederlo. Questo mestiere mi porta ad avere un contatto continuo con la mia immagine. Esco con un’amica o a fare la spesa, e il giorno dopo sono su TikTok. Non sono una campionessa di autostima, per cui è difficile. Però ho l’intelligenza per affrontare i limiti che mi pongo da sola. Non sono una giovane donna risolta, non so se mai lo sarò, però ci sto lavorando con il supporto di più persone possibili” ha detto l’artista.
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