Gli aspiranti candidati al concorso per insegnanti e supplenze Ata hanno fatto saltare la piattaforma Istanze del Miur. Sono state centinaia le domande caricate in poche ore ce hanno bloccato il servizio: non è la prima volta. I candidati devono inviare la propria domanda entro il 22 marzo. Primo dei tre concorsi previsti per quest’anno, il bando riguarda gli abilitati di seconda fascia – Sis, Tfa, Pas – che insegnano da tempo e sono rimasti fuori dalle graduatorie, oppure chi pur avendo superato l’ultimo concorso non è stato assorbito per mancanza di fondi.
Gi interessati sarebbero oltre 76mila, compresi 13mila delle Gae (Graduatorie a scorrimento). A loro si aggiungono i migliaia di aspiranti supplenti Ata, collaboratori tecnici amministrativi, che possono scegliere le scuole dove proporsi per una supplenza tramite il modello D3, la cui scadenza di presentazione è stata fissata al 13 aprile.
Sono decine gli insegnanti che sui social segnalano difficoltà nel presentare la domanda. La scorsa estate si era verificato un blocco simile, quando vennero presentate oltre 700mila domande di docenti precari per le supplenze. In quell’occasione il ministero dovette modificare alcuni parametri del sistema informatico per arginare il flusso di richieste. Mentre lo scorso anno fu l’argoritmo del Miur, che avrebbe dovuto smistare le domande di trasferimento e assegnazione dei docenti, a combinarne di tutti i colori: furono cinquemila le coinciliazioni per rimettere al loro posto docenti da tutta Italia. Il digital divide sembra essere una prerogativa tutta italiana anche tra le stanze del Ministero dell’Istruzione.
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