Per molti giovani, il primo vero contatto con il mondo del lavoro avviene ancora prima della laurea, attraverso esperienze pratiche come stage, tirocini e praticantati. Ma come scegliere quelli giusti? Quali opportunità offrono davvero valore? E come sfruttarli per costruire un futuro professionale solido?
Cos’è davvero uno stage?
Spesso confuso con un semplice “lavoretto”, lo stage è in realtà un’esperienza formativa regolamentata, pensata per integrare lo studio con la pratica. Che sia curricolare o extracurricolare, è uno dei modi più efficaci per:
Mettere alla prova le proprie competenze.
Capire se un settore fa davvero per sé.
Costruire un primo network professionale.
Secondo il rapporto Excelsior, oltre il 60% dei giovani che svolgono uno stage qualificato riceve un’offerta di lavoro entro sei mesi.
Tirocinio e praticantato: non tutti sono uguali
Tirocinio formativo e di orientamento (post diploma o laurea): utile per capire dove indirizzare il proprio percorso.
Tirocinio curriculare universitario: spesso obbligatorio, va scelto con intelligenza, cercando aziende stimolanti e settori coerenti con le proprie aspirazioni.
Praticantato professionale (ad esempio per avvocati, commercialisti, giornalisti): un passaggio necessario ma anche strategico, se ben gestito.
In tutti i casi, è fondamentale non accettare esperienze “vuote”, non retribuite o prive di tutoraggio: un buon tirocinio deve formare e orientare.
Cosa conviene fare oggi?
Investire in esperienze di qualità
Meglio pochi stage scelti con cura che tanti senza direzione. Cerca aziende, enti e progetti dove puoi imparare davvero.
Curare il profilo personale e digitale
CV, lettera motivazionale, profilo LinkedIn aggiornato, portfolio (per chi lavora in ambito creativo/tecnico): sono il tuo primo biglietto da visita.
Cercare opportunità “attive”
Iscriviti a portali come Garanzia Giovani, EURES per l’estero, Universitaly, piattaforme universitarie. Ma soprattutto: partecipa a eventi, job fair, workshop (come OrientaSud o Young International Forum) per incontrare i recruiter dal vivo.
Fare rete
Ogni incontro è un’occasione. Docenti, ex colleghi di stage, compagni di corso, tutor: sono parte del tuo capitale relazionale.
Essere disponibili, ma non passivi
Un bravo giovane in tirocinio fa domande, osserva, propone, si mette in gioco. Le aziende notano chi ha iniziativa.
Conclusione
Entrare nel mondo del lavoro non è un salto nel vuoto, ma un percorso fatto di piccoli passi. Stage, tirocini e praticantati sono strumenti chiave se affrontati con il giusto atteggiamento. Non cercare “il lavoro della vita”: cerca esperienze che ti insegnino chi vuoi diventare.