Scegliere l’università non è solo decidere cosa studiare, ma anche chi diventare. Una decisione che segna l’inizio di un percorso identitario, non solo accademico.
Perché scegliere non è solo “pratico”
Troppo spesso la scelta universitaria viene fatta in fretta, seguendo mode, aspettative familiari o false sicurezze. Il rischio?
Abbandoni precoci.
Frustrazione e demotivazione.
Percorsi lontani dai propri interessi reali.
Per evitare tutto questo, serve cambiare prospettiva: non partire dal corso di laurea, ma da sé stessi.
Conoscersi per orientarsi meglio
Prima di tutto, è importante porsi domande profonde:
Cosa mi appassiona davvero?
In che tipo di ambiente mi vedo?
Quali valori voglio esprimere nel mio lavoro?
Solo così si può costruire un progetto coerente con la propria identità e con il futuro che si desidera.
Strumenti utili per una scelta consapevole
Oggi esistono tante opportunità per orientarsi in modo più personale e mirato:
Test di autovalutazione per esplorare attitudini e interessi.
Workshop pratici per sperimentare ambiti di studio e lavoro.
Incontri con professionisti per capire le sfide delle varie carriere.
Focus sulle professioni emergenti, per guardare al futuro.
Da “Cosa devo fare?” a “Chi voglio diventare?”
Questa è la vera domanda da cui partire. Perché la scelta universitaria non è un obbligo da soddisfare, ma un’occasione per costruire un percorso autentico, che parli davvero di sé.
Conclusione
Scegliere cosa studiare è importante. Ma scegliere chi diventare lo è ancora di più. Conoscersi, informarsi e mettersi in gioco sono i primi passi per trasformare un dubbio in un progetto. Un progetto che parte da te.
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