Elly Schlein rimane fuori, porte chiuse nelle scuole per la segretaria Pd: scoppia il caso a L’Aquila

Gli istituti dove è stato proibito l’ingresso alla leader Dem per un’ispezio sui lavori post terremoto sono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” di Pagliare di Sassa, di competenza comunale

Porte chiuse nelle scuole per Elly Schlein. Era iniziato ieri mattina l’annunciato tour della segretaria del Pd e dei parlamentari abruzzesi nelle scuole dell’Aquila per controllare lo stato post terremoto, ma a sorpresa la delegazione ha trovato i portoni chiusi. In un primo momento si era diffusa la notizia che, per una circolare dell’ufficio scolastico regionale (Ente dipendente dal ministero dell’istruzione), non sarebbe stato consentito l’accesso malgrado le visite fossero concordate con le dirigenze degli istituti. Come viene svelato da Il Centro dallo stesso ufficio scolastico regionale, “non esiste alcuna nostra circolare”.

L’ispezione continua ma fuori dalle scuole

Ad ogni modo, i parlamentari e la segretaria del Pd stanno continuando il loro giro, e dove non riescono a entrare intervengono davanti ai cancelli. Gli istituti dove è stato proibito l’ingresso a Schlein sono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” di Pagliare di Sassa, di competenza comunale. Il preside Marcello Masci ha deciso di accogliere Schlein fuori dai cancelli, anziché farla entrare. La leader Dem, invece, è appena entrata nel liceo musicale e nel convitto nazionale “Domenico Cotugno”, che risultano di competenza provinciale: lì la delegazione dovrebbe incontrare il comitato “Scuole Sicure”.

“Quella delle scuole è una battaglia che stiamo portando avanti da tempo. I nostri rappresentanti locali possono testimoniare un impegno costante su questo terreno”, ha dichiarato Elly Schlein. “La scuola è il posto dove si costruisce il futuro – ha aggiunto – e quindi è chiaro che vogliamo portare tutta l’attenzione che serve perché si traduca in fatti concreti e non solo passerelle che restano lì. Ci sono diversi ordini di problemi a partire dalle strutture scolastiche provvisorie, i cosiddetti Musp, che non dovrebbero già più essere qui, perché avrebbero già dovuto essere ricostruite le vere scuole. A noi non interessa piantare bandierine o fare polemica. Ci interessa dare il nostro contributo come Partito Democratico per risolvere una situazione che interessa bambine e bambini, cittadine e cittadini tutti i giorni”.

Attacchi da Lega e FdI

L’episodio, riportato da La Stampa, ha acceso le polemiche, in particolare da parte del deputato della Lega Rossano Sasso, che su X ha commentato: “Cara Elly Schlein se le notizie riportate dagli organi di informazione fossero vere, dovresti vergognarti e tanto. Cercare di fare politica durante le attività didattiche, con i bambini presenti a scuola è davvero sconcertante”.

Sasso ha poi rincarato la dose, chiedendo alla segretaria del PD: “Ma ‘lo stato dei lavori’ non avresti potuto controllarlo al pomeriggio o alla sera?”. Il deputato leghista ha concluso il suo intervento sottolineando l’inopportunità della visita della Schlein durante l’orario scolastico: “Siamo parlamentari e abbiamo potere ispettivo, certo, ma è deplorevole il tentativo di utilizzarlo con bimbi di 6 anni presenti”. L’episodio si inserisce in un contesto politico già teso, con il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che aveva invitato Schlein a un incontro in Comune per discutere della ricostruzione, invito declinato dalla segretaria dem.

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