“Cellulari in classe? Esattamente così: sino alla terza media non si potranno usare. Lo confermo”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo alla Festa della Lega Romagna a Cervia. “Martedì – ha aggiunto – usciranno le nuove linee guida sull’educazione civica: ci divertiremo, sarà una piccola rivoluzione”.
Cellulari in classe: cosa vuole Valditara
Lo scorso 11 luglio il ministro Valditara aveva già annunciato la misura sui cellulari in classe. Tablet e computer dovranno essere utilizzati sotto la guida del docente, per gli smartphone, invece, la stretta – che coinvolge gli alunni più piccoli, fino alle scuole medie – è più severa. Se fino a poco fa era permesso l’utilizzo dei dispositivi, previa autorizzazione dell’insegnante, per finalità didattiche, da settembre i telefonini saranno infatti banditi in classe per qualsiasi scopo.
Tra le novità quindi c’è anche il ritorno a carta e penna per appuntare quanto c’è da studiare a casa. “Con la rivoluzione per cui bisognava andare verso le nuove tecnologie sempre e comunque, i compiti a casa venivano messi sul registro elettronico – ha ricordato il ministro – su quella scheda elettronica che un bambino era costretto a consultare oppure doveva ricorrere ai genitori”.
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