“A queste richieste – prosegue l’Udu – andranno aggiunte le necessità di coloro che abitavano in case classificate a,b,c e quelle delle nuove matricole che andranno ad aumentare le esigenze del fabbisogno abitativo studentesco. Pertanto andrà considerato un numero di alloggi almeno doppio rispetto alle richieste che verranno fuori dal censimento della Protezione Civile”.
L’Unione degli Universitari dell’Aquila, alla luce di questi dati, “richiede di nuovo con forza a tutti gli attori istituzionali di concedere una parte degli alloggi della Scuola della Guardia di Finanza agli studenti”. Secondo l’Udu “sarebbe inoltre paradossale far vivere gli sfollati nel campus della Gdf (solo poco più di un migliaio tra l’altro) e costringere gli studenti a prendere casa in affitto nelle frazioni abitate in precedenza dagli sfollati stessi”.
L’Udu a questo punto “chiede chiarezza a tutti gli attori istituzionali. Duemila studenti hanno richiesto un alloggio universitario nel censimento della Protezione Civile. Che soluzione ci sarà per loro? e per gli altri studenti che abitavano in case a,b,c? e per le nuove matricole? Se la risposta non sarà la Guardia di Finanza, di fatto si decreta il dimezzamento degli studenti del nostro ateneo. Se si continua su questa linea – conclude l’Udu – fra tre anni avremo migliaia di alloggi, ma non ci saranno più coloro che dovrebbero abitarli”.