L’alterco. La Guzzanti gli ha chiesto chi fosse e lui è salito sul palco, cercando di impossessarsi del microfono. Tra i due c’è stato un parapiglia e un alterco, e Strassoldo ha, tra l’altro, accusato l’attrice di essere un “agitatore politico riconosciuto”. Immediatamente c’è stata una reazione da parte del pubblico, che ha rumoreggiato. È intervenuto il preside della facoltà di Lettere e filosofia, Andrea Tabarroni, che solo a fatica è riuscito, facendosi aiutare da un responsabile interno della sicurezza e da altro personale, ad allontanare dal palco Strassoldo.
Non è stato necessario l’intervento della forza pubblica, che però è giunta sul posto. In seguito la Guzzanti ha ripreso il suo intervento, al termine del quale Tabarroni ha presentato all’attrice le scuse dell’Università per quella che ha definito una vera e propria aggressione. L’incontro si è concluso con un applauso da parte del pubblico, molto numeroso in sala.
Università, luogo di confronto. «L’università è il luogo del confronto ed ha inteso esserlo anche in questa occasione»: lo ha affermato il rettore dell’Università di Udine, Cristiana Compagno, a proposito della scelta di ospitare l’incontro. «Su richiesta del Comune di Udine – ha precisato in serata, in una nota, il rettore – è stata concessa un’aula. Questo avviene di prassi, nel corso di tutto l’anno: l’Ateneo concede in uso le sale a enti e associazioni che ne fanno richiesta per confronti culturali e manifestazioni di diverso carattere sociale esterne alla vita accademica».
«L’università – ha aggiunto Compagno – è il luogo del confronto democratico, è il luogo della coscienza critica, è il luogo del dibattito, è il luogo del sapere. Non teme il confronto, non teme il dibattito, non teme le manifestazioni democratiche – ha continuato il rettore – semplicemente perchéè e deve essere al di sopra delle parti, sempre. È il luogo della legalità, della partecipazione e dell’ascolto. E ha inteso esserlo anche in questa occasione».
Manuel Massimo