“Giancarlo veniva seguito, controllato, ma continuava a scrivere. Il suo taccuino era l’unica arma”, ha ricordato Paolo Siani, fratello del cronista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985, nei 40 anni dall’uccisione del giornalista de Il Mattino, durante la conferenza ‘Da Siani ai reporter caduti a Gaza: il giornalismo sotto attacco’ durante l’ultimo giorno di Orientasud2025 a Napoli. “Mio fratello non aveva l’ossessione per la camorra, ma per il giornalismo fatto bene”. Tra i relatori anche il giornalista Pietro Perone, autore del libro ‘Giancarlo Siani – Terra nemica’, “le vere terre ostili di Siani non furono solo i killer, ma anche i depistaggi e un sistema dell’informazione che cercò di dimenticarlo”. Sottolineando come “oggi il giornalismo d’inchiesta è ancora più debole: la storia di Siani parla anche dei reporter morti a Gaza per raccontare un genocidio che molti negano”. Degli oltre 250 giornalisti uccisi nell’enclave palestineseha ricordato anche la direttrice di Radio Bullets Barba Schiavulli: “Purtroppo a Gaza si continua a morire. Il nostro mestiere è continuare a raccontare, anche quando dare fastidio significa rischiare la vita, senza dimenticarci della nostra libertà nell’usare le parole ha sempre un prezzo da dover pagare”
Tutte le facoltà hanno avuto uno spazio di presentazione, grazie agli esperti e agli orientatori della fondazione “Italia Education” che ha consentito ai ragazzi di potersi confrontare sul tema delle scelte. In un contesto caratterizzato da migliaia di corsi di laurea e ora con una alternativa forte legata alla formazione artistica e musicale e agli ITS, i nuovi istituti tecnologici superiori. La facoltà di Psicologia, seguita da Giurisprudenza ed Economia, è stata la più seguita ed ha costretto gli organizzatori a ripetere più volte l’incontro. Tutto ciò a significare la crescente attenzione dei giovanissimi verso il benessere psicologico.
“Questi giorni ad Orientasud, trascorsi in aula con tanti giovani, ci hanno confermato l’alto grado di disorientamento dei nostri ragazzi. Vedo una gran difficoltà a progettare e sempre più l’assenza di motivazione, quasi un disinteresse verso il proprio futuro, il proprio progetto di vita”, spiega Mariano Berriola, direttore del Corriere Università e presidente della Fondazione “Italia Education”. “Ho visto come mai aule affollatissime negli incontri di Psicologia e mi rendo conto che i ragazzi guardano a questo ambito di studi, proprio perchè sempre più attraversati dal disagio psicologico, che sembrerebbe aumentato addirittura del 30%”.
Dopo l’esperienza di Orientasud continua l’orientamento targato “Italia Education” con il tour nazionale nelle scuole. L’obiettivo del progetto è quello di contribuire ad abbassare i livelli di disorientamento e di dispersione, accrescendo nei giovani la capacità di operare scelte autonome e soprattutto consapevoli. Si riparte il 18 novembre dal Liceo “Quinto Orazio Flacco” di Potenza, poi sarà la volta di Brindisi presso il Liceo “Ettore Palumbo” (19 novembre), il Liceo “Galileo Ferraris” di Taranto(20 novembre), il Liceo “Virgilio-Redi” di Lecce (21 novembre). Si torna in Centro-Italia con l’Istituto Superiore “Luigi di Savoia” di Rieti (25 novembre), l’Istituto Tecnologico “Allievi-Sangallo” di Terni (26 novembre), il Liceo “Sesto Properzio” di Assisi (27 novembre), il Liceo “Santa Rosa” di Viterbo (28 novembre). Il tour chiuderà con il nord Italia per le tappe di Milano (2 dicembre), Monza (3 dicembre) e Forlì (4 dicembre).
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