«È un bellissimo momento: qui si realizza una collaborazione forte tra tutte le istituzioni».
Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha aperto, oggi 19 dicembre 2025, la cerimonia di posa della prima pietra del Rome Technopole HeadQuarter, il nuovo edificio che sorgerà in via delle Cave di Pietralata 101 e ospiterà la sede dell’infrastruttura di ricerca.
Un progetto strategico che segna un passaggio concreto dalla programmazione alla realizzazione e che punta a fare di Roma un polo avanzato per ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico, con una forte proiezione internazionale.
Un’area strategica destinata alla conoscenza
Durante l’evento, il sindaco Gualtieri ha sottolineato il valore urbanistico e politico dell’intervento: «Roma Capitale ha concesso il diritto di superficie del terreno per 99 anni. In una zona così infrastrutturata, servita da due linee della metropolitana, era un peccato non avere strutture capaci di attrarre competenze e investimenti. Non potevamo che destinare questi spazi alla ricerca, allo studio e allo sviluppo».
Pietralata si conferma così uno dei quadranti centrali della trasformazione urbana della città, sempre più orientata a integrare università, industria e innovazione.
Polimeni: “Un atto di responsabilità verso il futuro”
A posare simbolicamente la prima pietra è stata Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza Università di Roma e Presidente della Fondazione Rome Technopole.
«La posa della prima pietra è un rito antico che richiama l’idea della fondazione e della responsabilità: verso ciò che esiste, ma soprattutto verso ciò che verrà», ha affermato.
Polimeni ha parlato di un dialogo inedito tra istituzioni, università e sistema produttivo, sottolineando l’ambizione del progetto: «Rome Technopole nasce dall’enzima del PNRR, ma guarda ben oltre. L’obiettivo è diventare un polo di attrazione internazionale, capace di trattenere e attrarre talenti, ricerca e investimenti».
Investimenti e settori strategici: farmaceutica e aerospazio
Un impegno concreto è stato ribadito anche dalla Regione Lazio. La vicepresidente Roberta Angelilli ha annunciato che «la Regione investirà quasi 25 milioni di euro» nel progetto. Il nuovo HeadQuarter ospiterà due grandi spazi di ricerca, uno dedicato alla farmaceutica e uno all’aerospazio, settori considerati strategici per lo sviluppo economico e industriale del territorio. Un tema ripreso anche dal sindaco Gualtieri, che ha ricordato come Roma sarà nel 2026 Capitale europea dello Spazio, rafforzando il legame tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e filiere produttive.
Tempi certi e monitoraggio dei lavori
Sul rispetto dei tempi è intervenuto il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che ha garantito un controllo costante sull’avanzamento dell’opera: «Monitoreremo da vicino i lavori per fare in modo che l’edificio sia completato entro un anno».
Alla cerimonia hanno partecipato anche il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo e il Segretario generale del Ministero dell’Università e della Ricerca Marco Mancini, a conferma del carattere sistemico dell’intervento e del coinvolgimento diretto del mondo produttivo e delle istituzioni nazionali.
Un progetto che ridisegna il ruolo di Roma
Con l’avvio dei lavori del Rome Technopole HeadQuarter, Roma compie un passo deciso verso un modello di sviluppo fondato su conoscenza, ricerca e alta formazione. Un’infrastruttura che nasce nel solco del PNRR, ma che ambisce a diventare un riferimento stabile per il futuro scientifico e industriale del Paese.
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