I principi ispiratori del Pd sono quelli che all’università serva «più autonomia responsabile, più valutazione e riconoscimento del merito, più spazio ai giovani, più internazionalizzazione, più attenzione all’equità sociale, più investimenti pubblici e privati». Ecco nel dettaglio i dieci punti.
1 – Meritocrazia «Concorsi più rapidi, più meritocratici, più internazionali con meno nepotismi, localismi e lobbismi disciplinari»;
2 – Valutazione «Valutare le università per rimanere in Europa» tramite l’attivazione dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca);
3 – Basta finanziamenti a pioggia «Finanziare l’Università in base al merito»;
4 – Maggiore trasparenza «Finanziare la Ricerca con procedure trasparenti e internazionali»;
5 – Nuovo sistema gestione «La governance universitaria deve essere più responsabile, efficace ed efficiente»;
6 – Premi per i più bravi «Valutare periodicamente i risultati del lavoro ed incentivare i migliori»;
7 – Più docenti, meno precari «Più giovani professori e meno lunghi precariati»;
8 – Dottorati & Ricerca «Innalzare la qualità dei dottorati di ricerca per innalzare la qualità delle università»;
9 – Studenti protagonisti «Rendere protagonisti gli studenti assicurando il diritto allo studio e la mobilità in Italia e in Europa»;
10 – No ai tagli «Garantire più finanziamenti pubblici al sistema universitario e par condicio tra le università».
Manuel Massimo