Quando si pensa ad Halloween, vengono subito in mente zucche intagliate, costumi spaventosi, falò e strane presenze che si aggirano nella notte. Ma pochi sanno che molte di queste tradizioni affondano le loro radici nell’antica Irlanda, in una celebrazione pagana chiamata Samhain (pronunciata “sauin”), considerata l’antenata diretta di Halloween.
Questa festa, nata più di duemila anni fa, segnava la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno, un momento di passaggio in cui la natura si spogliava della luce per entrare nella parte più oscura dell’anno.
“Samhain rappresenta davvero la fine di una stagione”, spiega Kelly Fitzgerald, direttrice della Scuola di Studi Irlandesi, Celtici e Folcloristici dell’University College di Dublino. “È un periodo profondamente connesso alla natura e al ciclo della vita: il raccolto termina e inizia il tempo del buio e del silenzio.”
Ma Samhain non era solo una transizione stagionale. Secondo le credenze celtiche, in quei giorni il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventava più sottile, permettendo agli spiriti di tornare sulla Terra.
“Durante Samhain – racconta ancora Fitzgerald – si aveva la sensazione che l’Altro Mondo fosse più vicino al nostro. Tutto cambiava: la luce, l’aria, il ritmo della natura. Chi era sensibile poteva percepire strani segnali o coincidenze, come se l’energia del paesaggio si trasformasse.”
Questa particolare energia faceva del Samhain un momento sospeso tra realtà e mistero, in cui l’ordinario e lo straordinario si mescolavano per brevi ma intensi istanti.
Anche Clodagh Doyle, curatrice della Irish Folklife Collection del National Museum of Ireland, conferma la centralità del mondo spirituale in questa ricorrenza:
“Si credeva che gli spiriti dei defunti tornassero tra gli umani, e per accoglierli la gente preparava offerte e cibo. Allo stesso tempo, si temeva che creature come le fate si spostassero dalle loro dimore estive a quelle invernali. Era un periodo carico di presagi, e per proteggersi si accendevano lanterne spaventose davanti alle case.”
E così, tra fuochi, maschere e luci tremolanti, Samhain divenne la radice di Halloween, una festa che, pur avendo attraversato i secoli e gli oceani, continua a celebrare lo stesso mistero: quello del passaggio, del cambiamento e del sottile confine che separa – o unisce – il mondo dei vivi e quello dei morti.
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