Ma la Gelmini è anche convinta che sulla protesta ci sono state strumentalizzazioni politiche. “Per tutelare il prestigio dell’università italiana – ha detto – abbiamo il dovere di intervenire laddove ci sono storture evidenti. Per questo ho previsto, all’interno del decreto legge appena varato, di intervenire sui concorsi già banditi, seppure in maniera limitata per evitare ricorsi. Ho introdotto la modalità del sorteggio per comporre le commissioni allo scopo di garantire più trasparenza. Abbiamo anche il dovere, però – ha continuato – di intervenire sugli sprechi”, ricordando che in Italia c’è il doppio dei corsi di laurea rispetto alla media europea e ben 320 sedi universitarie distaccate.