Il Consiglio degli studenti dell’Università di Ferrara avrebbe proposto di intitolare un’aula a Charlie Kirk, l’attivista della destra statunitense ucciso lo scorso 10 settembre, sul palco della Utah Valley University. A dare annuncio della richiesta è stata Azione Universitaria l’organizzazione universitaria di Gioventù Nazionale, direttamente legata a Fratelli d’Italia che ha definito Kirk un “modello da seguire, non per quello che diceva, ma per il modo in cui si esprimeva: uno scambio aperto, plurale, democratico e soprattutto non violento”. Ma non solo, anche «esempio di chi ha sacrificato la propria vita per stimolare dibattito e riflessione nelle università”, spiega Azione Universitaria. “In un momento storico in cui il dibattito sembra spesso polarizzato o silenziato, crediamo che l’università debba tornare a essere spazio di confronto vero, anche tra posizioni diverse. Perché l’università vive solo se di discute” avevano aggiunto.
Nessuna decisione però è stata presa dall’Ateneo ferrarese che, anzi, frena sull’opportunità di intitolare una sua aula all’influencer Maga. Per ora, infatti, fa sapere l’Università, “non è stato avviato alcun iter formale”. L’iniziativa, specifica Unife, è “nata all’interno del Consiglio degli Studenti, che ha facoltà di discutere e formulare proposte su temi di interesse per la vita universitaria. Tuttavia, il Consiglio degli Studenti non ha competenze decisionali su questioni di questo tipo”.
L’intervento dell’Ateneo
L’intervento dell’Università è stato necessario dopo che – nelle scorse ore – Azione Universitaria Ferrara aveva dato la notizia che la propria proposta di intitolare un’aula all’attivista americano era stata approvata. Ogni eventuale proposta di intitolazione però, spiega ancora l’Ateneo, “deve seguire un iter formale che coinvolge gli organi collegiali competenti: il Senato accademico, il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di Dipartimento, qualora gli spazi siano di competenza dipartimentale. Solo dopo il loro esame e approvazione, un’eventuale intitolazione può essere formalmente deliberata e realizzata”. A oggi, dunque, «tale iter non è stato avviato, né sono stati predisposti o trasmessi atti ufficiali in tal senso». Pertanto, ribadisce l’Università di Ferrara, “l’approvazione del Consiglio degli Studenti non costituisce in alcun modo una decisione dell’Ateneo. Si tratta di un passaggio interno a un organo con funzioni consultive e propositive, che può rappresentare la voce degli studenti, ma non può impegnare o sostituire gli organi istituzionali dell’Università”.
L’Ateneo invita quindi a “non attribuire al Consiglio degli Studenti decisioni o atti che non rientrano nelle sue prerogative e a non diffondere ulteriormente informazioni inesatte che possano generare confusione o fraintendimenti sull’effettivo stato delle procedure interne”.
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv





