Tra gli autori più papabili a uscire alla prima prova della maturità 2025 c’è senza dubbio Gabriele D’Annunzio, figura centrale della cultura italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento. Nato a Pescara nel 1863, fu poeta, romanziere, drammaturgo, giornalista, politico e militare: incarnò l’ideale dell’intellettuale che fonde vita e arte, anticipando molti aspetti del moderno divismo culturale. Visse intensamente tra lusso, amori celebri e imprese eroiche come la partecipazione alla Prima guerra mondiale e la celebre impresa di Fiume, e concluse la sua vita al Vittoriale, il monumentale complesso che fece costruire sulle rive del Garda.
Autore simbolo del Decadentismo ed Estetismo italiano, D’Annunzio propone una visione del mondo in cui la bellezza diventa valore assoluto, l’arte un’esperienza sensoriale totale, l’individuo un essere superiore che sfida la mediocrità e si eleva al rango di eroe. Tra i suoi temi ricorrono l’esaltazione dell’individuo eccezionale (il superuomo), il vitalismo panico, cioè la fusione dell’uomo con la Natura come forma di rinascita, il recupero del mito classico, e una visione della guerra come prova eroica che rigenera lo spirito. Il suo stile è fortemente musicale, ricco di sensazioni e sinestesie, con un linguaggio ricercato e raffinato che punta a coinvolgere tutti i sensi e a trasformare la parola in esperienza sensuale e totale.
Tra le opere principali spicca Alcyone, pubblicata nel 1903, una delle raccolte poetiche più celebri del Novecento italiano. In questo libro l’estate diventa simbolo di una fusione panica con la natura, tra sensualità, mito e memoria, e la poesia più nota è La pioggia nel pineto, in cui il poeta e l’amata si confondono con il paesaggio naturale fino a diventare “creature arboree”. La parola poetica si carica così di potere evocativo, trasforma la realtà e rende percepibile l’invisibile, in perfetta sintonia con la poetica decadente.
Oltre ad Alcyone, tra le opere di maggior rilievo, troviamo Il piacere (1889), romanzo in cui emerge la figura dell’esteta incapace di vivere un amore autentico, dominato dal culto del bello e dalla sensualità, Le vergini delle rocce (1896), dove il protagonista incarna l’ideale del superuomo votato a una missione eroica e aristocratica e La figlia di Iorio(1904), dramma in versi che unisce la lingua poetica a suggestioni popolari e paesaggi abruzzesi.
La notte prima degli esami: il 17 giugno live dalle ore 21
Leggi anche altre notizie su CorriereUniv