Vi racconto il mio stage disastroso nel turismo. “Urgente stanziare soldi per le imprese del Sud”

tirocinio
Una studentessa di Scienze del Turismo: “In Comune? Ho fatto di tutto, tranne che un tirocinio che fosse attinente con le mie competenze e i miei interessi”

 

 

“La mia esperienza di stage? Non è stata il massimo”. Una studentessa racconta ai nostri microfoni la sua esperienza. Studia nel meridione e teme già per il suo futuro.
“Studio Scienze Turistiche e, invece di fare un tirocinio in un hotel o in un’agenzia, ho preferito rivolgermi direttamente al Comune del mio paese, pensando che ci fosse un ufficio per il turismo”, ha spiegato. “E’ stato l’errore più grande che abbia potuto fare. Mi occupavo di tutto tranne che di turismo. Ma ormai avevo iniziato e per tornare indietro avrei dovuto compilare il modulo di rinuncia presso la struttura scelta e affrontare gli obblighi burocratici”.

Mi sono trovata male. Mi sono occupata di pratiche per disabili, di aperture e chiusure dei negozi e della mensa dei bambini, di tutto tranne che turismo”.
E incalza: “Personale incompetente, se chiedevi aiuto non sapevano nemmeno risponderti. Mi è capitato  di assentarmi per motivi personali. Sono stata chiamata dall’ufficio perché non sapevano come accedere a dei documenti su internet. Stessa cosa è successa dopo mesi che avevo finito il tirocinio”.
E poi: “Ho chiesto aiuto per la relazione e non mi è stato dato. Anzi, addirittura, dopo averlo fatto io, scrivendo tutte le lamentele possibili, mi sono dovuta subire anche i rimproveri della responsabile che mi diceva che non dovevo scrivere quelle cose”.

“Quando finirò  i miei studi in Scienze del Turismo, so già che dovrò affrontare grosse difficoltà. Lo Stato non mi permette di fare nessun tipo di concorso. Se esce un concorso proprio sul turismo, chi si laurea in Economia o in Giurisprudenza può partecipare. Ed io che sono laureata proprio in quell’ambito, resto fuori. Ed è una cosa che fa rabbia, perché io una volta laureata non saprò cosa fare e tanto meno dove andrò a lavorare”.

“La disoccupazione dei giovani è una cosa gravissima per il nostro Paese ed è brutto vedere ragazzi della mia età che vanno fuori dall’Italia per trovare lavoro. Soprattutto qui, al Sud, dove vivo io, ne vanno via parecchi”.
“Secondo me, il governo dovrebbe stanziare dei fondi da dare alle piccole e medie imprese d’Italia, soprattutto del Sud. Perché è qui che abbiamo maggiormente bisogno, e questi fondi devono servire per assumere i giovani, quei giovani che dopo il diploma o dopo la laurea sono alla ricerca di un lavoro

A.Z.

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