Valditara: “Una volta il ‘Signor Maestro’ era il perno della società. Senza docenti rispettati non si costruisce futuro”

“Voglio ringraziare gli insegnanti italiani che stanno facendo un lavoro eccezionale; quindi, vi invito a fare un applauso a tutti gli insegnanti d’Italia. Io incontro tanti professori, incontro tanti maestri che sono persone splendide in condizioni difficili; hanno il senso della missione, vogliono bene ai loro ragazzi, perché, con grande passione, dedicano il tempo della loro vita a formare il futuro di tanti giovani”. Lo ha detto Giuseppe Valditara, intervenendo al Forum della Pubblica Amministrazione.

La fuga dalla docenza

“Un tema che è emerso al G7 giapponese, di Tokyo, di Toyama, è la fuga dalla docenza, la fuga dalla scuola da parte degli insegnanti. Noi dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti, dobbiamo rimetterli al centro della società, una volta “il Signor maestro”, “il Signor professore” era il perno della società. Oggi questa professione è stata svilita. Dobbiamo trovare le risorse, dobbiamo impegnarci a trovare le risorse per valorizzarli professionalmente, come abbiamo fatto con il contratto che abbiamo chiuso a novembre. Ma dobbiamo anche, e soprattutto, socialmente mettere al centro la figura del docente come figura cardine della nostra società. Perché è sulla scuola che si costruisce il vostro futuro, ragazzi, e senza insegnanti motivati, senza insegnanti valorizzati, senza insegnanti rispettati, non si costruisce il vostro futuro”.

“Innanzitutto voglio dire che una testimonianza concreta di attenzione agli insegnanti l’abbiamo data. Per esempio, mettendo a disposizione l’Avvocatura dello Stato laddove un insegnante sia minacciato o sia addirittura aggredito. Perché anche questo è un tema che sta emergendo prepotentemente. E noi vogliamo invece che gli insegnanti nelle classi siano rispettati, nelle scuole siano rispettati. Poi dobbiamo anche trovare degli incentivi che devono venire incontro a quelle difficoltà che gli insegnanti incontrano. E poi ovviamente dobbiamo anche trovare le risorse, come noi abbiamo trovato le risorse per quei carichi aggiuntivi e per una formazione aggiuntiva. Per esempio, il docente tutor, il docente orientatore ma anche gli insegnanti specialistici che insegneranno a voi ragazzi a recuperare o ad accelerare sulla matematica, sull’inglese o sull’italiano, saranno pagati per le ore extracurriculari, saranno pagati di più. Ecco, saper valorizzare l’impegno, saper valorizzare la passione, saper valorizzare la formazione, questo è uno dei compiti che noi e che io mi voglio proporre per un’azione di governo efficace”.

Semplificazione in 20 mosse

“Il piano di semplificazione del governo riguarda temi importanti come la regolarizzazione dell’anno scolastico con più docenti in cattedra all’inizio dell’anno scolastico. I docenti sono oberati da una marea di documenti cartacei quando devono fare qualsiasi operazione. Con il fascicolo elettronico vogliamo eliminare tutti gli adempimenti dei docenti. Ci sono semplificazioni anche per le famiglie. Vogliamo inoltre articolare un dialogo produttivo con il sindacato e il piano in 20 mosse è sicuramente frutto anche di questa condivisione”. Il ministro ha poi ricordato come la semplificaizone “sia iniziata con il decreto di febbraio e consente di raggiungere gli obiettivi prefissati con il PNRR, una sorta di modello Genova da estendere all’edilizia scolastica. Sono arrivati tanti soldi, ma se il sindaco di un piccolo comune nopn ha un ufficio tecnico, come fa a realizzare i lavori? Allora abbiamo pensato che possa utilizzare l’ufficio tecnico di un comune più grande”.

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