“Vi do un dato che poi comunicheremo in conferenza stampa nei prossimi giorni: quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari saranno confermati, garantendo una straordinaria continuità didattica che la scuola italiana non ha mai avuto prima”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo al Meeting di Rimini, nel panel ‘I giovani e la sfida della formazione’.
Il ministro ha inoltre spiegato di aver “chiesto delle risorse significative per le scuole paritarie. Il 6 agosto scorso ne ho parlato con il ministro Giorgetti e credo che da parte sua ci sia una sensibilità ad accogliere questa richiesta. Quindi nella prossima legge di bilancio, o nella forma del ‘buono scuola’ o in altra forma, ragionando anche con il mondo delle scuole paritarie su ciò che è tecnicamente più praticabile, ci dovranno essere delle risorse aggiuntive significative per le scuole paritarie”. Al sistema delle scuole paritarie “abbiamo destinato circa 160 milioni di euro di fondi Pnrr”, ha ricordato.
Il ministro sugli smartphone: “Non si portano a scuola”
Riguardo alla polemic sullo smartphone in classe il ministro è lapidario: “Non si porta il cellulare a scuola”. E questa cosa “le scuole sono bravissime a gestirla” ha risposto il ministro a chi gli chiedeva se fossero state indicate delle linee guida, agli istituti scolastici, in merito al divieto di utilizzare telefoni cellulari in classe. Mentre per quanto riguarda il ‘4+2’, 4 anni di scuola e due di formazione al lavoro negli Its, ha affermato: “Deve diventare ordinamentale. Serve una scuola che mette al centro il valore del lavoro è lo strumento più importante contro dispersione scolastica, bullismo e devianza”, ha sottolineato.
E riguardo alla questione degli studenti stranieri ha rilanciato: “Assumeremo 1000 docenti specificamente formati per insegnare italiano a ragazzi stranieri”. Parlando poi del “crollo della dispersione esplicita”, per cui “un ruolo importante lo ha svolto il decreto Caivano”, sottolineando che “a Napoli e provincia solo in 1.800 non hanno rispettato l’obbligo scolastico”. “Per quanto riguarda la dispersione implicita i risultati sono straordinari. Abbiamo un recupero di circa tre volte le performace degli studenti”, ha aggiunto.
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