“Non si tratta solo di impegnarsi nella ricostruzione di un Paese duramente incolpito da un’aggressione del tutto ingiustificata, ma anche e soprattutto di gettare le basi per un investimento profondo, sociale, educativo e culturale”. È con queste parole che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha aperto il suo intervento alla Ukraine Recovery Conference 2025, sottolineando come l’istruzione rappresenti un pilastro fondamentale per la ripresa dell’Ucraina.
Nel suo discorso, Valditara ha posto l’accento su tre priorità: “L’urgenza che tutti i giovani ucraini possano tornare a scuola in sicurezza il prima possibile. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza educativa, che sta colpendo un numero crescente e inaccettabile di minori, con conseguenze più drammatiche per i giovani vulnerabili”. Il ministro ha quindi rilanciato la necessità di “lavorare per ricostruire e innovare il sistema educativo ucraino, assicurando a tutti gli studenti un’istruzione moderna e di qualità, anche in una prospettiva di integrazione europea”.
Un ponte tra scuola e lavoro
Valditara ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa bilaterale tra Italia e Ucraina che prevede una collaborazione strategica in ambiti chiave come l’istruzione tecnica, l’inclusione scolastica e l’educazione nella prima infanzia. “Oggi firmiamo un memorandum d’intesa per una collaborazione bilaterale per il futuro scolastico e occupazionale dei bambini e dei ragazzi ucraini”, ha spiegato, aggiungendo che l’obiettivo è quello di “creare un ponte tra scuola e lavoro”.
Tra gli impegni previsti: la fornitura di materiali didattici, biblioteche, tecnologie digitali e il rafforzamento della formazione dei docenti. Non solo infrastrutture: per Valditara la ricostruzione passa soprattutto dalla “ristrutturazione del sistema formativo”. Il fine è chiaro: “I giovani devono diventare loro stessi i protagonisti della ripresa del loro Paese”.
Accoglienza, identità e ritorno
Il ministro ha ricordato l’impegno dell’Italia nell’accoglienza dei giovani rifugiati ucraini: “In Italia oggi sono quasi 40mila gli studenti ucraini iscritti nel nostro sistema scolastico e per la loro accoglienza sono state investite risorse importanti, con supporto personalizzato, linguistico e psicologico”. Un’accoglienza che, tuttavia, non deve far dimenticare l’importanza del ritorno: “Favorire il rientro in patria per le tante famiglie ucraine fuggite dalla guerra” è, per Valditara, una priorità, così come “conservare e valorizzare la lingua e la cultura d’origine”.
L’Italia, ha concluso, è pronta a fare la sua parte: “Siamo pronti a mettere a disposizione dell’Ucraina le nostre migliori pratiche educative, contribuendo così a rafforzare i percorsi educativi dei giovani ucraini”.
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