ROMA, 30 luglio 2025 – Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che stanzia 15 milioni di euro destinati ai dottorati di ricerca nelle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) per l’anno accademico 2025-2026. Le risorse, provenienti direttamente dai capitoli del Ministero (MUR), andranno a finanziare le borse di studio dei corsi accreditati, rafforzando così il percorso di riforma per l’equiparazione delle AFAM alle Università. I dottorati AFAM erano stati introdotti nell’anno accademico 2024-2025 con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
«La valorizzazione dell’Alta Formazione Artistica rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’azione del Ministero – dichiara il Ministro Bernini –. Le Accademie, i Conservatori, gli ISIA e tutte le istituzioni AFAM sono spazi unici dove il talento si esprime attraverso un connubio virtuoso tra tradizione artistica, ricerca e innovazione. Investire in questi percorsi significa sostenere la creatività italiana».
Giovanna Cassese: «Il riconoscimento che serviva alla ricerca nelle arti»
Giovanna Cassese, Presidente del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, ha accolto il provvedimento con grande soddisfazione: «Questo decreto rappresenta un riconoscimento definitivo e stabile della ricerca nelle arti, musica, design, teatro, danza e restauro. È un traguardo storico che porta a compimento un percorso iniziato con il 40º ciclo grazie ai fondi PNRR e che ora trova continuità attraverso risorse strutturali del MUR».
Cassese sottolinea inoltre che «questo finanziamento di 15 milioni di euro non è solo un sostegno economico, ma un atto di fiducia verso le migliaia di giovani talenti che ogni anno scelgono queste istituzioni per costruire il proprio futuro. È la garanzia di stabilità e continuità che il sistema AFAM attendeva da decenni».
Il Consiglio Nazionale AFAM ribadisce infine l’impegno a vigilare sulla concreta applicazione di queste risorse, con l’obiettivo di trasformarle in opportunità reali per studenti, docenti e ricercatori.
Un successivo decreto del MUR stabilirà la ripartizione definitiva dei fondi tra le varie istituzioni statali.
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