La Santa Lucia fa parte della rete nazionale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e già da tempo ha rapporti di collaborazione con l’ateneo aquilano nel campo delle neuroscienze e nel settore della ricerca biomedica per la riabilitazione neuromotoria.
Ma le iniziative di solidarietà non terminano qui. Per portare un contributo operativo anche sul piano dell’emergenza abitativa e della ricostruzione, infatti, la Fondazione ha messo a disposizione gratuitamente il Progetto della Casa Agevole. Si tratta di un’unità abitativa sperimentale, finalizzata a un utilizzo facile e sicuro da parte di anziani, persone con disabilità, bambini piccoli, giovani coppie.
Pur nella sua compattezza (circa 60 metri quadri) la Casa Agevole dispone di ingresso, soggiorno-pranzo-cucina, due camere da letto, due bagni, vari armadi e ripostigli. Il modulo permette una completa fruizione di tutti gli ambienti anche alle persone su sedia a rotelle, rappresenta una concept house che può essere utilizzata in edifici singoli o plurifamiliari pluripiano e con varie tipologie edilizie.
La disponibilità del progetto a favore della Regione Abruzzo era stata chiesta alla Fondazione dal consigliere delegato per l’handicap del sindaco di Roma, Antonio Guidi, ed è stata prontamente accolta dalla direzione dell’istituto. Nei giorni scorsi la Fondazione Santa Lucia ha collaborato alla rete di emergenza sanitaria accogliendo un numero maggiore di pazienti bisognosi di riabilitazione neuromotoria provenienti da ospedali della Capitale, così da rendere disponibili più posti letto per casi di pronto intervento, e da strutture abruzzesi danneggiate dalle scosse telluriche.
Manuel Massimo